La Procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati una decina di persone per fare luce sulla morte di Stefano Paternò, militare in servizio ad Augusta morto dopo la somministrazione di un vaccino AstaZeneca appartenente al lotto ABV2856, sospeso da AIFA per effettuare gli opportuni controlli. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Al momento non esistono evidenze tra il vaccino ed eventi gravi sulla salute: gli esami serviranno a chiarire questo aspetto.
Sabrina Gambino, procuratore capo, ha iscritto nel registro tutta la catena di distribuzione del vaccino, dalla società produttrice al personale che lo ha somministrato. È stata disposta l’autopsia sul corpo del militare, oltre al sequestro del lotto.
Non vi è, al momento, nessun motivo per credere che i vaccini AstaZeneca non siano sicuri. È quanto ribadito dal procuratore Gambino che al Corriere della Sera ha detto “Stiamo indagando e purtroppo non è facile visti i numerosi soggetti coinvolti. Non dobbiamo creare allarmismo ma le nostre scelte sono dettate dalla tutela della salute pubblica”.
Nel frattempo anche un altro lotto di AstraZeneca è stato ritirato, in Danimarca. Si tratta di quello denominato ABV5300, circa il quale si deve stabilire se possa essere stato il responsabile di coaguli nel sangue di diverse persone cui era stato inoculato.