Portare le imprese fuori dalla pandemia a quasi 400 giorni di distanza dal primo durissimo lockdown. E’ lo slogan lanciato da Confesercenti questa mattina davanti alle Prefetture dei capoluoghi di provincia della Regione Campania. A Caserta presenti gli ambulanti dell’ANVA, agenzie di viaggio, la rete “Insieme per il wedding” e gli operatori del settore vivaistico. Una mobilitazione che ha coinvolto associati, simpatizzanti e tutti quegli imprenditori angosciati e stanchi di dover attendere ancora per la riapertura delle attività.
A sviscerare i numeri della crisi che sta affliggendo l’economia del Paese è il Presidente Provinciale di Confesercenti, Salvatore Petrella: «Non c’è più tempo, siamo allo stremo. Abbiamo la disoccupazione alle stelle, con 1 milione di perdita di posti di lavoro, 270.000 aziende chiuse di cui il 70% a conduzione familiare. Dateci la possibilità di lavorare. Bisogna ripartire. Abbiamo cercato di far capire sui tavoli istituzionali le difficoltà del mondo produttivo. Abbiamo recuperato qualcosina ma non sufficiente a portare avanti le nostre imprese. La nostra richiesta è quella di farci capire quali sono i tempi per le riaperture. Le incertezze sono state il nostro danno più grande. Anche per la stagione estiva non si sa se quando e come riapriremo, nonostante le aziende sono pronte per lavorare in sicurezza».
Forte la protesta di Giuseppe Amoroso, vice presidente ANVA della sezione provinciale di Caserta in rappresentanza degli ambulanti che lavora nei mercati: «Siamo con la fame negli occhi. Vogliamo lavorare, la nostra dignità è il lavoro. Siamo 28.000 ambulanti in tutta la Campania, siamo fermi da 45 giorni. Anche gli alimentari si lamentano, perché l’afflusso di gente è scarso. Di ristori si parla poco. Stiamo con le pacche nell’acqua».