Vaccino Sputnik V, possibili pressioni su impiegati per la sperimentazione: l’EMA avvia indagine
Apr 07, 2021 - Andrea Favicchio
La Russia è stata la prima Nazione a presentare il proprio vaccino anti covid – Sputnik V – ma l’Europa non l’hai mai visto di buon occhio. D’altro canto però i Presidenti di Regione Zaia e De Luca (che ha recentemente comprato milioni di dosi) lo chiedono a gran voce per accelerare la campagna vaccinale ancora troppo ferma ai blocchi. L’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali attesa oggi da una decisione delicatissima sul vaccino AstraZeneca, avvierà la prossima settimana un’indagine per capire se i test clinici dello Sputnik V abbiano violato gli standard etici e scientifici. La notizia viene riportata dal “Financial Times“, citando alcune fonti vicine al dossier.
SCOOP – EU drug regulator to launch probe into whether trials of Russia’s Sputnik V vaccine broke clinical standards amid concerns that they were not ethical, sources tell @donatopmancini & me https://t.co/4GOqfQQQ9t @financialtimes
— Henry Foy (@HenryJFoy) April 7, 2021
Il dubbio è che i russi abbiano portato avanti la sperimentazione del vaccino non in maniera etica, forzando i “volontari” e mettendoli sotto pressione dai loro superiori – per la maggior parte si parla di impiegati pubblici e militari. EMA proseguirà le sue indagini sull’accaduto e il destino del vaccino Sputnik V ma anche della velocità dell’immunizzazione di massa potrebbe dipendere da questo risultato.