Dall’alba dei tempi la vita è sempre stata costellata da stereotipi e quelli italiani dividono il nord in sud in produttori e fannulloni. Ovviamente e per fortuna non è così e non tutti la pensano in questo modo, anzi c’è un milanese doc che ha criticato i suoi cittadini difendendo i meridionali. Parliamo di J-Ax, il noto rapper ex Articolo 31, che in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano“, ha smascherato i suoi concittadini riprendendo alcuni episodi accaduti in piena pandemia covid.
“Le scene sui Navigli, il non accettare le regole raccontano una città piena di bambini viziati. A Milano c’è questo modo forzato di essere gaudenti, la socialità obbligata per cui tante persone è un modo di esistere. Poi però scoppia il Covid e la gente scappa sul primo treno, perché non ama davvero questa città, la sfrutta. Quelle immagini, da milanese, non me le dimentico”.
J-Ax poi fa il paragone tra Milano e il sud: “Posso sfatare un altro mito? Si dice sempre che al sud è pieno di gente che non fa un ca**o. Beh, a Milano è pieno di gente che non fa un ca**o, dal popolo della notte alla vecchia borghesia che ha casa a “Santa” a quelle famiglie cui c’è uno che ha lavorato e i figli che hanno ereditato tutto. E’ anche la città in cui si sc**a di meno, secondo un sondaggio, quindi manco è vero che ci si diverte così tanto. Milano è tanta fuffa, accanto a tanti elementi d’eccellenza“.
Pochi giorni fa lo stesso J-Ax sul proprio profilo Instagram ha raccontato di aver contratto il covid con sua moglie e suo figlio. Non sono stati momenti facili per i 3 ma per fortuna ce l’hanno fatta. Dopo aver raccontato i momenti brutti, il discorso si poi spostato sulla politica, dove il rapper ha attaccato lo Stato, reo di abbandonare i cittadini.