Sabato 1 maggio possiamo dire che è stato uno di quei giorni che hanno fatto la storia della tv e del web. Federico Lucia, in arte Fedez, ha sguainato la spada in difesa dei diritti LGBTQ+ e del DDL Zan. Il cantante milanese ha espressamente criticato la Lega e alcuni suoi politici per frasi omofobe pronunciate nel corso degli anni. Da lì a poco si è scatenata una lotta non solo la Rai, Fedez e la Lega ma anche contro i diritti gay. A quanto pare, per l’opinione pubblica, un giovane cittadino – apparentemente non coinvolto nell’argomento – non dovrebbe interessarsi e difendere la causa dei diritti di altri comuni cittadini. Il DDl Zan è una proposta di legge che intende difendere la comunità gay dall’omofobia, non toglierebbe del pane dal tavolo degli etero giusto? Eppure questa mattina sulla prima pagina di “Libero” c’è un titolone quanto più discriminatorio possibile contro gli omosessuali. “Ormai sono i protagonisti della scena. Omosessuali alla riscossa“.
Protagonisti della scena, omosessuali alla riscossa, solo perché “osano” chiedere dei diritti che gli spetterebbero a prescindere come cittadini italiani. La polemica poi si fa più grande se si parla di adozioni alle coppie gay. Il tema qui è più caldo, c’è di mezzo la religione, l’educazione dei figli, il diritto di avere una mamma e un papà – a detta sempre di chi è contrario. Mai che si parlasse del diritto dei figli di avere dei genitori che li amino incondizionatamente, del diritto dei figli non essere abbandonati o picchiati da mamma e papà.
Di questo diritto Salvini non ne vuole sentir parlare e ospite da Barbara d’Urso ha parlato ancora una volta di famiglia – come la intende lui – e di adozioni alle coppie omosessuali. Su questo argomento si è espresso anche Luca Trapanese, ragazzo napoletano gay e padre di Alba (bambina affetta da sindrome di down).