Salute – due medici lanciano allarme sull’influenza aviaria. Da un anno e mezzo combattiamo con il covid, il virus che ha causato una pandemia globale e ci ha costretti a stravolgere le nostre vite. A quanto pare però non sarebbe l’unico virus in circolo ad allarmare gli esperti. Esiste un nuovo virus aviario che potrebbe innescare un’altra pandemia.
Lo sostengono, lanciando l’allarme, due ricercatori cinesi, Weifeng Shi del Shandong First Medical University and Shandong Academy of Medical Sciences di Jinan, e George Fu Gao, del Chinese Centre for Disease Control and Prevention di Pechino, in un articolo pubblicato sull’autorevole rivista “Science”.
Secondo i due ricercatori cinesi, che sottolineano l’importanza di una sorveglianza vigile e di stringenti misure di controllo delle infezioni, occorre porre l’attenzione sul virus aviario H5N8, dal momento che potrebbe rappresentare una seria minaccia per la salute, a livello globale.
Come spiegano gli scienziati, “l’emergere e la diffusione globale del virus dell’influenza aviaria (AIV) H5N8, un patogeno che ha causato epidemie continue e in corso con un’enorme mortalità negli uccelli selvatici e d’allevamento in tutta l’Eurasia e in Africa durante il 2020, rappresenta una notevole preoccupazione per la salute pubblica, in particolare considerando che i primi casi umani di infezione da H5N8 sono stati segnalati per la prima volta lo scorso dicembre“, si legge nell’articolo.
Shi e Gao, hanno sottolineato come in almeno 46 Paesi tra Europa, Asia ed Africa siano state identificate infezioni del virus aviario H5N8, presenti sia negli uccelli selvatici sia nel pollame. I focolai identificati hanno avuto, come conseguenza, quella relativa all’abbattimento di milioni di uccelli a livello globale, sebbene si sia verificato, in Russia, il contagio di sette lavoratori di allevamenti di pollame, risultati positivi al virus in questione.
Il virus sta mostrando una “rapida diffusione globale e la sua capacità di attraversare la barriera di specie, trasmettendo all’uomo, lo rende una delle principali preoccupazioni non solo per l’agricoltura e la sicurezza della fauna selvatica, ma anche per la salute pubblica globale“. Per Shi e Gao, dunque, la sorveglianza di virus altamente patogeni negli allevamenti di pollame, nei mercati dove si vendono animali vivi e negli uccelli selvatici deve diventare una priorità, a livello mondiale.