Che la questione del cambiamento climatico non fosse solo un’invenzione di Greta Thumberg per attirare su di sé i media, lo avevamo già abbondantemente capito. Solamente nel 2021 abbiamo già assistito a diversi disastri ambientali in tutto il pianeta: dalle più recenti alluvioni nel nord Europa e in Germania alle piogge che hanno travolto la Cina e Londra. In Nord America, gli incendi in California e Oregon, oltre alla ondata di caldo estremo in Canada, hanno mietuto diverse vittime.
Il cambiamento climatico esiste – anche se i potenti hanno sempre cercato di nasconderlo – e le conseguenze le stiamo subendo anche in Italia. La nostra Penisola è spaccata in due: il sud brucia da calore e dagli incendi, il nord è sotto assedio da grandinate, piogge torrenziali e raffiche di vento.
Le immagini che sono arrivate ieri dall’Emilia Romagna e dalla Sardegna – due poli opposti che stanno vivendo un disastro nelle ultime ore – sono impressionanti. L’Isola brucia ininterrottamente da ore e migliaia di ettari di terra sono andati distrutti in pochissimo tempo.
Ancora oggi i canader di mezza Europa sono in volo cercando di spegnere i focolai rimasti. Ovviamente questa devastazione ha causato ingenti danni agli agricoltori, ai pastori, che non solo hanno perso i raccolti e il bestiame, ma anche la loro unica fonte di guadagno.
Tutt’altra esperienza invece hanno passato gli automobilisti che ieri si trovavano sull’A1 all’altezza di Parma. Parabrezza sfondati dalla violenza della grandine, chicchi grossi come palle da tennis che hanno causato ingenti danni alle automobili e alla circolazione. Chi si trovava lì ha dovuto aspettare che la tempesta finisse e che circa 50 carroattrezzi andassero a recuperare le carcasse di quelle che erano le loro auto.
Ma questa non è una novità. Lo scorso anno, un report realizzato dalla Fondazione CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, aveva lanciato l’allarme su come in Italia il cambiamento climatico avrebbe portato conseguenze non solo ambientali ma anche economiche.
I video che sono circolati sul web sono spaventosi e la colpa non è della natura. La colpa è dell’uomo che la sfida ormai da anni ma, la forza della natura è troppo superiore rispetto a ciò che rappresentano i potenti. A pagarne le conseguenze però è sempre la popolazione, la gente che perde case, raccolti, bestiame e tutto quello che ha costruito in una vita intera.