Marano di Napoli è protagonista dell’ennesima morte bianca sul luogo di lavoro. A perdere la vita – come riferito da Ansa – Antonio Vasto di 59 anni, un operaio che lavorava senza contratto.
L’uomo sarebbe deceduto dopo essere caduto da una impalcatura alta 4 metri sulla quale insieme con un collega stava tinteggiando un’abitazione. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri, gli inquirenti hanno disposto il sequestro della salma sulla quale verrà eseguita l’autopsia.
E’ la quarta tragedia, tra Napoli e provincia, da quando è iniziato il mese di settembre. Pochi giorni fa a perdere la vita era stato un operario a Casalnuovo, colpito da un pezzo di una gru che si era staccato colpendolo. La scorsa settimana invece Luigi Manfuso ha perso la vita nel cantiere della metropolitana di Napoli cadendo in un fossato.
Stessa tragedia che è toccata a Francesco Martino, di soli 34 anni, che a Pomigliano d’ Arco è stato schiacciato da una balestra non lasciandogli alcuna speranza.
Una piaga, quelle delle morti sul lavoro, che colpisce non solo Napoli ma l’Italia intera. Secondo i dati Inail, i morti sul lavoro – a luglio 2021 – erano 677. Dall’analisi territoriale emerge un aumento nel Sud (da 141 a 192 casi mortali), nel Nord-Est (da 136 a 147) e nel Centro (da 128 a 129). Il numero dei decessi, invece, è in calo nel Nord-Ovest (da 265 a 169) e nelle Isole (da 46 a 40).