Aveva trattenuto duecento chili di lettere invece di consegnarle ai cittadini. Un ragazzo di 28 anni, assunto con contratto a tempo determinato da Poste Italiane, in seguito ad una perquisizione della Polizia di Stato è stato trovato in possesso di oltre due quintali di corrispondenza oltre a diverse armi: quattro fucili, del tipo doppietta, una pistola calibro 6.35 ed una sciabola “katana”. Le armi da fuoco erano regolarmente detenute ma mal conservate, mentre per la katana non era in possesso di autorizzazione per la detenzione.
La perquisizione presso l’abitazione dell’uomo è scattata in seguito ad una segnalazione di un gestore di un’area di servizio. Costui aveva notato diverse buste piene di lettere nei pressi di un cassonetto di rifiuti. Gli agenti hanno scoperto che la posta era stata sottratta ai cittadini di Nola, Scisciano, Marigliano e San Vitaliano.
Una vicenda che ricorda quella del mese scorso, accaduta a Napoli, dove un postino – sempre assunto a tempo determinato – gettava la posta nei rifiuti nei pressi di Piazza Borsa invece di consegnarla. In quell’occasione furono i commercianti e cittadini della zona a trovare le lettere e a filmare il portalettere per incastrarlo. In quell’occasione Poste Italiane annunciò che avrebbe preso dei provvedimenti contro il 33enne già noto alle forze dell’ordine. È stato inoltre denunciato per violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza.