La comunità di Secondigliano piange la scomparsa di Rosa Barbato, morta a soli 28 anni a causa di un’emorragia cerebrale. Una battaglia durata due anni, fatti di cure e di speranza, ma purtroppo terminata nel peggiore dei modi.
Aveva fatto il giro del web l’appello lanciato dalla madre che, attraverso una raccolta fondi, chiedeva aiuto affinché a Rosa fossero garantite le giuste cure. Lei stessa aveva spiegato il lungo calvario affrontato dalla ragazza che si era trasferita da poco a Reggio Emilia con il fidanzato quando, durante una cena, aveva iniziato a sentirsi male. Di lì la corsa in ospedale, i diversi interventi salvavita e la speranza delle cure in Austria, efficaci ma troppo costose.
Purtroppo, però, nonostante il suo spirito combattivo, il cuore di Rosa ha smesso di battere gettando nello sconforto non solo familiari e conoscenti ma anche tutti coloro che avevano sperato fino alla fine in un epilogo diverso. In molti hanno affidato il proprio dolore ai social come Flora che scrive: “La vita è bella, meravigliosa ma anche crudele. Rosa ora è anche lei un angelo”.
Sulla stessa scia Lucia che ha voluto ricordare Rosa dedicandole un post: “Mi unisco al vostro dolore per la perdita di Rosa. In questi due anni hai lottato con tutte le tue forze. Ora riposa in pace. In questo momento sarai nelle braccia del tuo adorato papà”.
Soltanto pochi giorni fa era stata un’altra giovane ragazza a perdere la vita. Si tratta di Gioia La Marca, originaria di Marano, e morta all’età di 21 a seguito di un malore improvviso. Ad ucciderla sarebbe stata una encefalite fulminante.