Sconto di pena in Appello per Armando Del Re, l’uomo che nel maggio 2019 ferì la piccola Noemi con alcuni colpi di pistola fatti esplodere in Piazza Nazionale. La condanna passa da 18 anni a 16 anni e 8 mesi di reclusione grazie alla confessione rilasciata ai magistrati poche settimane fa, ovvero dopo quasi due anni e mezzo dall’episodio che stava per costare la vita alla bambina.
Armando Del Re, che per due anni aveva negato fermamente di essere colpevole, ha ammesso di aver compiuto l’agguato con l’obiettivo di colpire Salvatore Nurcaro. In quel momento Noemi si trovava in piazza insieme alla madre e alla nonna, anche quest’ultima rimasta ferita ma in modo più lieve rispetto alla nipotina. Confermata invece la pena di primo grado per Antonio Del Re, fratello di Armando, condannato a 14 anni di reclusione.
Ferimento di Noemi: la confessione in extremis di Armando Del Re
“Sono padre di figli piccoli e quello che è successo a Noemi mi ha distrutto – aveva dichiarato Armando Del Re in sede di confessione resa in extremis –. Chiedo scusa per quello che ho fatto. Il mio unico obiettivo era Salvatore Nurcaro, con il quale era in corso da tempo una lite personale“.
Parole che avevano suscitato la reazione della madre di Noemi: “Solo dopo due anni di bugie, addirittura minacce rivolte verso noi genitori sotto gli occhi dello stesso giudice, in fase di appello, arrivano le ‘scuse’ da parte degli imputati, che si sono professati da sempre innocenti ed estranei ai fatti, per essere colpevoli e artefici della sparatoria e di aver ferito gravemente nostra figlia di soli 4 anni. Pur di coprire il ‘sistema’, i loro mandanti e i loro sporchi affari oggi gli stessi imputati si professano colpevoli e si addossano la completa responsabilità di aver commesso il fatto. Con noi questi ‘giochetti’ non funzionano. Spero che il giudice terrà conto di questa subdola strategia al solo fine di nascondere la verità e scendere gli anni di galera”.
All’udienza era presente anche Alessandra Clemente
Ad assistere all’udienza vi era anche la consigliera Alessandra Clemente, all’epoca dei fatti assessore alla Legalità del Comune di Napoli: “Questa mattina sono stata presso il Tribunale di Napoli, portando la mia vicinanza alla famiglia di Noemi, in occasione di un’ulteriore ed importante tappa del processo a carico degli imputati dell’agguato del 2019 in piazza Nazionale. Un’altra tappa della difficile strada che stanno percorrendo per avere verità e giustizia per quanto accaduto. Schieriamoci tutti con la famiglia di Noemi, ribadiamo concretamente il nostro impegno al fianco delle vittime e per la giustizia. Sin dal primo istante siamo stati al loro fianco. Tania e Fabio sono due genitori esemplari che non hanno mai veicolato messaggi di vendetta ma di giustizia e riscatto sociale. Quel giorno chi ha sparato in piazza Nazionale ha colpito tutti e per questo ci costituimmo come Comune di Napoli, parte civile, perché in quest’aula, insieme alla famiglia sono offesi e colpiti tutti i napoletani, l’identità anti camorra del nostro territorio e tutta la Città. Forza Noemi!”.