In occasione della sacra festa della Madonna della Neve, che si svolge a Torre Annunziata, i fedeli hanno innalzato un canto alla Madonna per liberarli dalla criminalità e dall’inquinamento. I dettagli su IlMattino.it
«Famme na grazia ancora neh! Maronna mia, salvame tu da sta camorra… e dall’inquinamento».
I festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, si sono chiusi così, con i versi della «Tammurriata alla Madonna della Neve», scritti da un artista torrese Gerardo Oliva, e cantati sul sagrato della Basilica, dal gruppo folkoristico della «Paranza r’o lione» che ha offerto gratuitamente alla patrona della città uno spettacolo con tanto di canti e balli.
«Salvame tu da sta camorra… e dall’inquinamento»: un messaggio forte, duro, deciso, che è stato accompagnato dalle note di strumenti antichi, tammorre e zampogne, dalla voce degli artisti, e sottolineato dagli applausi, ripetuti, dei cittadini presenti. Un messaggio che non è passato però sottotraccia, perchè è stato lanciato proprio lì, nel cuore del centro storico, a pochi metri dalla zona del quadrilatero delle carceri, e da palazzo Fienga, roccaforte del clan Gionta. La festa, come avviene in tante città, da occasione per i boss di ostentare forza e prestigio a momento per affermare la legalità.