Emergono nuovi dettagli sulla morte di Anna Borsa e sul comportamento del suo ex, accusato di omicidio, che, come raccontato da una collega della giovane, avrebbe minacciato la ragazza già in passato.
Più volte il 40enne, dopo la fine della loro relazione, si sarebbe recato presso il salone dove Anna lavorava. Ieri mattina, dopo averla spiata dall’esterno, sarebbe entrato per poi esplodere diversi colpi di pistola, uccidendo la 29enne e ferendo altre persone presenti sul posto.
Nulla, però, lasciava presagire la tragedia come spiega Paola, una collega di Anna, che rilasciando un’intervista all’Ansa, ha dichiarato: “Lui è entrato e si è seduto sul divano. Stava tranquillo, non era agitato e si è seduto sul divano perché Anna stava applicando un colore. Quando lei ha finito lui le ha detto ‘Anna io ti devo dire una cosa’. Lei ha risposto ‘fai sempre questo, vattene'”.
“Lui diceva di volerla salutare perché stava partendo per Milano. Alla fine lei è andata dietro verso l’ufficio, forse per prendere una sigaretta, e lui l’ha sparata. Ho sentito i colpi ma non ho visto. Lui aveva detto di non avere niente addosso, né armi né pistole, si era alzato pure il giubbino. Ho sentito tre o quattro colpi. Ho preso il cellulare e sono uscita fuori per cercare aiuto” – ha continuato.
Erra non accettava la fine della relazione, conclusa ormai da otto mesi, e Anna viveva ormai nel terrore a causa di continue minacce: “Lei aveva paura perché lui la minacciava, è successo più di una volta. Le ha buttato addosso la benzina circa un mese fa”.
Proprio poche ore prima dell’esplosione dei colpi, Anna ad una delle sue ultime clienti aveva confidato: “Vuole fare una foto con me. Mi sta rendendo la vita impossibile. Ho paura”. Inquietanti, invece, i post sui social dell’ex, che soltanto pochi giorni fa scriveva: “Abbiamo camminato insieme fin dall’adolescenza ma mi hai messo lo sgambetto. Ma nel fosso ci vai tu credimi”.