A percepire il reddito di cittadinanza c’erano perfino gli assassini di Giancarlo Siani. A Napoli e provincia i carabinieri hanno scovato 1204 persone che percepivano il sussidio da parte dello Stato in maniera indebita per un danno erariale di ben 6.557.931,86 euro, denaro che dovrà essere restituito fino all’ultimo centesimo, o almeno si spera.
Tra i percettori abusivi il caso più grave riguarda quello di una donna, figlia di un soggetto ritenuto coinvolto nell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, che dovrà restituire circa 8500 euro. Non solo, è stata scoperta anche la moglie di un affiliato al clan camorristico dei Nuvoletta, oltre ai parenti di affiliati ai clan Vigilia, Sibillo, Puccinelli, Amodio-Abrunzo, Elia. Lo ha percepito perfino una donna affiliata al clan Lepre ed in regime detentivo.
A Napoli ben 129 cittadini stranieri percepivano il reddito di cittadinanza senza risiedere in Italia da almeno dieci anni, come previsto dalla normativa. Un altro uomo della stessa nazionalità lo aveva chiesto ed ottenuto due volte, dichiarando di risiedere sia nel comune di Napoli che in quello di Marano.
A Pozzuoli invece sono state identificate 12 persone che di mestiere fanno i parcheggiatori abusivi, soggetti dunque vicini alla criminalità organizzata che controlla il territorio. A uno di costoro è stato sequestrato un libretto postale dove erano depositati quasi 13mila euro.