Una vera e propria tragedia a Marigliano, nel Napoletano, dove un anziano di 89 anni si è tolto la vita dopo aver ucciso la figlia malata di Alzheimer. Il fatto è emerso nella serata di ieri ed è stato raccontato dall’agenzia Ansa.
L’uomo, secondo la dinamica dei fatti così come ricostruita dai carabinieri, ha dapprima esploso un solo colpo verso la testa della figlia di 56 anni, successivamente si è rivolto l’arma contro ferendosi gravemente. I militari, allertati dai vicino che hanno sentito gli spari, hanno trovato entrambi i corpi riversi a terra: la donna era già morta, l’anziano invece è stato trasportato in vita all’Ospedale del Mare dove è deceduto dopo poche ore.
Secondo quanto è stato possibile desumere nelle prime indagini, l’anziano, vedovo, curava con particolare amore e dedizione la figlia purtroppo affetta da Alzheimer. Ad aiutarlo l’altro figlio che abita non distante dall’abitazione paterna. Nulla, secondo i vicini, poteva far pensare a qualcosa del genere. Inoltre l’uomo appariva in salute, solare, più giovane della sua reale età e si dedicava addirittura alla cura di un orto.
“Sembrava forte nonostante i problemi della figlia– raccontano alcuni conoscenti – era sempre solare, allegro, niente faceva pensare che fosse esausto al punto da farla finita. Quando non era con la figlia si dedicava all’orticello, e per un uomo della sua età non era piccola cosa. Non sembrava sopraffatto, anzi. Davvero una tragedia inaspettata. Adorava la figlia, faceva di tutto per lei”.
Chiunque può avere pensieri di suicidio, la cosa fondamentale è non sottovalutarli né fingere di non averli. A volte si fa fatica a vedere una via d’uscita a problemi che sembrano enormi, ma non mai così: a tutto c’è rimedio e si deve sempre essere ottimisti. Per questo bisogna chiedere aiuto, ai propri familiari, amici o affidarsi ad esperti come Telefono Amico. Inoltre è possibile far riferimento agli psicologi presenti nelle Asl della Regione Campania