Emergono le prime possibili piste sul movente dell’omicidio di Marcello Toscano, il professore ucciso nel cortile della scuola Marino Guarano di Melito di Napoli: gli inquirenti sembrerebbero non escludere motivi economici alla base dell’aggressione. A renderlo noto è l’Ansa.
Il corpo dell’uomo è stato ritrovato privo di vita in un’aiuola, con ferite da coltello all’addome. Altre tracce di sangue sono state riscontrate anche nel magazzino posto nelle vicinanze: ancora non è stato chiarito se appartengono alla vittima o all’aggressore.
Intanto la Procura di Napoli Nord ha sottoposto a fermo un collaboratore scolastico con l’accusa di omicidio. L’uomo è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti e sarebbero emersi nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza. Nel corso dell’interrogatorio, tuttavia, da parte dell’indagato non c’è stata alcuna ammissione.
Resta il giallo sul movente del delitto. Al momento, secondo quanto si apprende, sembrano escluse questioni sentimentali e politiche così come dissidi emersi tra le parti che sarebbero degenerati. L’attenzione degli inquirenti si sta concentrando piuttosto su vicende che riguardano la vittima e il presunto assassino che fanno prendere in considerazione l’ipotesi di un delitto legato a questioni economiche.
Al momento si tratta soltanto di possibili piste. L’intera vicenda, così come la colpevolezza dell’uomo, resta ancora da accertare. Intanto l’accusato è stato già condotto nel carcere di Poggioreale.