Francesco Pio Valda celebrato come se fosse un eroe. L’assassino di Francesco Pio Maimone viene pubblicamente omaggiato da amici e parenti nonostante la crudeltà di quanto è accaduto: la vita un ragazzo innocente è stata spezzata per un capriccio, una banale lite su una scarpa sporca e la voglia di dimostrare a tutti che la pistola posseduta fosse vera e in grado di far male. Una brutalità da cui chiunque dovrebbe rifuggire con orrore, ma purtroppo non tutte le persone sono fornite di senso di umanità, pietà e buon senso. Così il dolore dei cari per la tragedia del povero Francesco Pio si moltiplica, poiché umiliato dal comportamento di chi si schiera apertamente con il carnefice e lo supporta.
Uno degli amici di Francesco Pio Valda ha fatto circolare sui social un video che riprende la fase del suo arresto, aggiungendo in sovraimpressione un cuore e la scritta “Forza leone, siamo sempre con te”. Si tratta solo di una delle diverse dimostrazioni di vicinanza che in realtà erano cominciate non appena si è diffusa la notizia dell’individuazione del presunto responsabile di quella morte.
Si verifica così la ripetizione di quella usanza che è purtroppo tipica di alcuni ambienti, contigui alla criminalità organizzata o parte vera e propria della malavita. È la dimostrazione, almeno apparente fino a quando non sarà decretata dai giudici con sentenza definitiva, della permanenza di Francesco Pio Valda all’interno di un circuito mafioso nel quale è nato e da cui purtroppo non è riuscito a venire fuori, nonostante la messa prova per un reato commesso da minorenne fosse andata a buon fine.
Essere figlio di un camorrista non fa necessariamente anche di te un camorrista, eppure un importante dossier dal titolo Mafia Minors ha esposto i risultati di una indagine statistica in cui, nel 40% dei casi, i minori che commettono reati gravi provengono da una famiglia in cui vi è un condannato per associazione mafiosa. Da questo dato parte la riflessione sulla eventualità di allontanare i minorenni dai genitori camorristi o mafiosi: cercare di salvarli prelevandoli da un ambiente degradato e dove i valori sono quelli distorti della violenza, della sopraffazione, della totale mancanza di rispetto della dignità e della vita umane. Valori che concorrono tutti nelle azioni che hanno portato alla morte di Francesco Pio Maimone e che si rilevano nella celebrazione del suo carnefice.