Raffaele Caiazzo: “Ho ucciso solo Luigi, non ricordo Brigida. Mi suiciderò”

Raffale Caiazzo - Maria Brigida Pesacane - Luigi Cammisa


Raffaele Caiazzo non ricorda di avere Maria Brigida Pesacane. È proprio l’uomo a sostenerlo davanti agli inquirenti, nell’interrogatorio reso dopo essersi costituito presso la caserma dei Carabinieri di Gricignano di Aversa dopo una fuga durata un paio di ore.

Cognati uccisi a Sant’Antimo, il suocero: “Non ricordo di avere ucciso Brigida”

“Se dite che l’ho fatto, allora avrò ucciso anche Brigida. Ma io ricordo di aver sparato soltanto contro Luigi” – queste le parole di Raffaele Caiazzo riportate da Cronache di. Davanti al pubblico ministero ed ai militari l’uomo ha poi ribadito la propria convinzione, ossia quella che sua nuora e suo genero, Luigi Cammisa, avessero una relazione extra coniugale. Circostanza di cui avrebbe più volte parlato ai suoi figli che, tuttavia, hanno sempre sottolineato che fossero tutte paranoie.

Raffaele Caiazzo minaccia il suicidio

La decisione di uccidere Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane sarebbe scattata, nella testa del loro suocero, perché suo figlio Alfonso avrebbe manifestato l’intenzione di non fargli vedere più i nipoti qualora avesse continuato nelle sue insinuazioni. Un modo per spronarlo a mettere da parte quei pensieri, ma che secondo Caiazzo avrebbe avuto l’effetto di scatenare la follia: “Ho avvertito i miei figli, i quali mi hanno sempre dato del paranoico al punto che Alfonso ha minacciato di non farmi più vedere i miei nipoti nel caso avessi continuato a insistere su questa storia”. Caiazzo, ora, minaccia di suicidarsi non appena abbia un’occasione utile.


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