VIDEO/ Follia sul lungomare di Napoli: sottomette “l’avversario” e lo strangola facendolo svenire
Ago 01, 2023 - Francesco Pipitone
Lite sul lungomare di Napoli
Una lite a due passi da Castel dell’Ovo sul lungomare di Napoli, con proiezione e sottomissione in stile marziale. Nel filmato che gira sui social si notano due contendenti: quello con il costume rosso ad un certo punto blocca le braccia dell’avversario e creando una leva utilizzando una gamba e spostando il peso del corpo lo fa cadere a terra. In gergo tecnico, lo proietta. A quel punto, dopo un paio di secondi, riesce a mettersi in una posizione tecnicamente definita di back mount (presa e controllo alle spalle dell’avversario) con sottomissione finale probabilmente per strangolamento, dato che l’uomo coi pantaloncini neri sembra svenire per un paio di secondi.
Lite sul lungomare di Napoli: proiezione e strangolamento da una posizione di back mount
Un comportamento gravissimo e contrario alle regole del Dojo
Non si sa come mai sia avvenuta questa lite. La cosa certa è che il giovane coi pantaloncini rossi è certamente un conoscitore delle arti marziali, probabilmente il Brazilian Jiu-Jitsu o MMA (Arti marziali miste). Un fattore che aggrava la sua posizione nei confronti della legge, poiché le capacità di combattimento non devono essere usate come strumento di offesa. Non solo, il suo comportamento è una gravissima violazione delle regole del Dojo, per cui – stando alla teoria – il suo maestro dovrebbe punirlo con l’allontanamento dalla palestra.
Rispetto e non violenza sono due cardini fondamentali delle arti marziali
I praticanti di arti marziali sono tenuti a seguire delle precise regole di condotta. I valori fondamentali sono quelli del rispetto, dell’educazione e della non violenza, anche se ciò potrebbe sembrare un paradosso. I combattenti conoscono infatti quanto costano i sacrifici, il dolore, gli allenamenti, che devono servire esclusivamente a migliorare la propria persona nel corpo e nell’intimità dello spirito. Conoscono soprattutto la potenziale letalità delle tecniche che padroneggiano, dunque metterle in pratica per scopi futili è un fatto estremamente grave.