Chi è Giulia Lavatura: la mamma che si è buttata giù con la figlia piccola, morta sul colpo


Si chiama Giulia Lavatura la donna che si è buttata giù dal nono piano di un palazzo di Ravenna, tenendo tra le braccia la figlia di 6 anni, morta sul colpo così come il suo cane. Una storia che ha indignato l’intero paese, un caso di cronaca attualmente all’attenzione delle forze dell’ordine, che stanno ricostruendo la dinamica della vicenda, e di psicologi professionisti intenti a motivare il comportamento di questa madre, unica superstite del suo folle gesto.

Chi è Giulia Lavatura: la donna che si è buttata giù con la figlia

Di nazionalità italo-svizzera, la 41enne, ingegnera di professione, lavorava come insegnante. Stando a quanto emerso in passato le era stato diagnosticato un disturbo bipolare ed era stata sottoposta a due trattamenti sanitari obbligatori.

Nell’ultimo post diffuso sui social, che suona come un vero e proprio addio, è stata lei stessa a spiegare i motivi che l’avrebbero spinta a farla finita, parlando di vicende di violenza, sofferenze, ingiustizie, difficili rapporti con suo padre e suo marito.

Perché ho dovuto farlo? Padre violento e aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita. Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Niente ordinanza restrittiva perché non ho video delle brutte violenze domestiche. Csm (Consiglio Superiore della Magistratura, ndr) che lo giustifica, gli dà potere, mi rende inabile. Distributori di pillole dannose e non funzionali” – scrive riferendosi a suo padre.

Lo definisce “un mostro di uomo”, un “bugiardo”, un “maledetto torturatore e truffatore meschino”. L’uomo che le avrebbe prenotato il TSO, costringendola, a sua detta, ad assumere “psicofarmaci totalmente controproducenti”.

“Siamo andati al Csm nel 2009 perché mio padre era costantemente aggressivo e mi urlava contro dalla mattina alla sera. Mi sono laureata con voti molto alti, ero seria e impegnata, il suo comportamento non aveva motivo. Invece di curare i suoi scatti di rabbia incontrollati, le dottoresse, anche sue conoscenti, si sono bevute le bugie di mio padre, accanendosi ingiustamente contro di me. Hanno rovinato completamente la mia vita – scrive.

Dal suo canto, come riferito da Open, il padre agli inquirenti ha spiegato: “Mia figlia aveva manie di persecuzione, ce l’aveva con me perché io insistevo affinché si curasse. Descrive, poi, in che modo la sua bambina ha trascorso il Natale: “Con ‘sto nonno orripilante che ci urla contro di continuo, spaventandoci, e la nonna demente che la tiene al camino a prendere gli spruzzi bollenti in faccia. Non parliamo di come trattano la mia barboncina”.

“Lui sempre a suonare al campanello, ogni sera alle 19. A pretendere ogni weekend. Vi odio Ma voi continuate a forzare le frequentazioni, a stressarmi, a rovinare la mia bambina. Maledetti. Fate schifo. Mi fate vomitare”.

Al marito, invece, rimprovera:Davide mi dispiace, non mi aiuti a tenerlo lontano. Te l’ho chiesto mille volte, non proteggi la tua famiglia. Oltretutto quando torni o ti chiudi in bagno per chattare o esci con gli amici. Se invece resti con noi esplodi in parolacce davanti a Wendy e mi tratti continuamente con disprezzo. Sono 6 anni che ti comporti con odio nei mie confronti. L’idea di una bimba è stata tua ma ne hai avuto subito la repulsione. So che le vuoi bene ma hai brutti modi con me. Guardi solo il tuo cellulare 24 ore al giorno”.

La 41enne, oltre al padre e al marito, ha poi attaccato il centro mentale che la teneva in cura dal 2009. Attualmente è ricoverata all’ospedale Bufalini di Cesena ma non è in pericolo di vita. Per la bambina, invece, non c’è stato nulla da fare.


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