“Spero che l’ergastolo ci sia e che lui marcisca in carcere”. Così Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, intervenuta nel corso della trasmissione Ore14 di Rai Due. L’occasione è l’imminente inizio del processo a carico dell’assassino, Alessandro Impagnatiello: la prima udienza si terrà il 18 gennaio.
“Penso solo a mia sorella, non riesco a pensare a lui. Sono pervasa solo dall’amore che provo per lei, da quanto mi manca, da quello che avrei potuto fare, dalla zia che avrei potuto essere” – afferma Chiara Tramontano. La donna cerca di rifuggire il più possibile il pensiero di Impagnatiello, affinché non occupi la sua mente e vinca ancora sul ricordo di Giulia: “Non voglio che l’odio vinca su di me perché sarebbe soltanto far vincere nuovamente lui sulla nostra famiglia”.
Perché Giulia Tramontano ha deciso di insistere nella relazione di Alessandro Impagnatiello? Perché incontrare da sola l’altra donna con cui lui aveva una relazione? Probabilmente per tenere unita la famiglia che si stava per formare, per salvare il salvabile. Fino ad un certo punto, ovviamente: forse quelle bugie, quella relazione, sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso e provocato la rottura insanabile. “Potrebbe aver messo da parte qualche dispiacere, di certo non pensava di vivere con un essere inumano”.
La donna si augura l’ergastolo: “Ho paura di sapere che tra dieci anni mi richiamerai perché scopriremo che non c’è stato un ergastolo e potrei vedere l’assassino di mia sorella per strada. Spero che l’ergastolo ci sia e che lui marcisca in carcere. Almeno quando guarderemo la lapide di mia sorella, sapremo che la persona che le ha causato tutto questo e ci ha distrutto la vita non ha nemmeno lui più una vita”.