Cronaca

Lite tra adolescenti sfocia in tragedia: lo uccidono a coltellate e poi si tuffano a mare

Ieri sera un ragazzo di 17 anni è stato ucciso a coltellate all’interno del parchetto Baden Powell, in pieno centro a Pescara. Un episodio che ha scioccato non solo il capoluogo abruzzese, ma l’intero paese.

Le forze dell’ordine avrebbero già identificato i due presunti assassini, entrambi minorenni. I due, dopo aver commesso l’efferato omicidio, si sarebbero andati a fare il bagno a mare probabilmente per disfarsi dell’arma utilizzata.

Lite tra adolescenti sfocia in tragedia: lo uccidono a coltellate e poi si tuffano a mare

Per recuperarla, sono attualmente in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco. Uno dei due sarebbe figlio di un comandante dei carabinieri di una stazione della provincia di Pescara, mentre l’altro di un noto avvocato. Si trovano entrambi in questura per essere sottoposti ad interrogatorio.

L’accoltellamento sarebbe scaturito al culmine di una lite: secondo le prime ricostruzioni, il diverbio sarebbe nato per un debito di poche centinaia di euro, ma non è ancora chiaro se si trattava di un mancato pagamento legato a questioni di droga. L’efferato crimine si sarebbe consumato nel pomeriggio di domenica 23 giugno 2024, mentre il corpo è stato rinvenuto solo nella tarda serata.

Il cadavere del ragazzo 17enne, figlio di genitori albanesi che non risiedono in Italia, è stato affidato alla nonna. Presentava ferite da taglio.

Gli inquirenti sono arrivati ai due presunti colpevoli dopo aver visionato le immagini derivanti dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, si è espresso così: “Quella che si è consumata è una tragedia. L’omicidio di un giovanissimo, che sarebbe avvenuto per mano di altri ragazzi, lascia sgomenti e senza parole, qualunque sia il movente e lo scenario in cui è maturato il fatto di sangue. Al di là delle motivazioni, che non conosciamo – riporta anche La Repubblica, non si può morire quando si ha una vita intera davanti, così come è assurdo che ci si macchi di un delitto così grave. Queste sono ore preziose, per chi indaga e qualsiasi ricostruzione sarebbe frettolosa e parziale per cui è bene lasciar lavorare gli inquirenti. Una prima ‘risposta’ c’è già stata, immediata e puntuale, su questo assassinio: non avevo dubbi che ciò accadesse e ringrazio coloro che sono impegnati da ieri sera a ricostruire tutto per chiudere il cerchio”.

La pelota no se mancha.