È Annibale Miarelli, 70 anni, la vittima dell’omicidio di Pannarano, in provincia di Benevento, ucciso dal fratello che dopo averlo colpito con un’ascia lo avrebbe decapitato, gettando la testa dal balcone di casa.
Stando a quanto ricostruito, i due fratelli risiedevano insieme presso l’abitazione di famiglia. Come rende noto Il Mattino, pare che Annibale si fosse trasferito nel suo paese d’origine, Pannarano appunto, dopo aver vissuto a lungo a Roma. Una decisione probabilmente maturata dopo la morte della moglie: rimasto vedovo, avrebbe voluto godersi la pensione nel suo tranquillo paesino beneventano.
La convivenza con il fratello, però, non si sarebbe rivelata pacifica ma caratterizzata da continui dissidi e litigi. Anche nella tarda serata di mercoledì i vicini erano stati allertati dalle urla dell’ennesima lite: l’ultima sfociata a poche ore dal delitto. Secondo l’ultima ricostruzione l’uomo, di 59 anni, avrebbe ammazzato il fratello mentre dormiva, utilizzando un’ascia. Lo avrebbe così decapitato per poi liberarsi della sua testa gettandola dal balcone e consegnarsi immediatamente alle forze dell’ordine.
Lui stesso avrebbe chiesto ai vicini di avvertire i carabinieri dell’accaduto facendosi trovare nel cortile dell’appartamento, in evidente stato confusionale, senza opporre alcuna resistenza all’arresto. Condotto presso la caserma dei carabinieri di Montesarchio, interrogato tutta la notte, è stato trasferito presso il carcere di contrada Capodimonte di Benevento. L’accusa è di omicidio pluriaggravato.
Proseguono, intanto, le indagini per far luce sulla dinamica della vicenda e sull’eventuale movente che avrebbe spinto il 59enne a compiere un gesto così brutale e privo di qualsiasi giustificazione.