Omicidio a Giugliano, 86enne investe il cognato: “Mi ha minacciato”, ma il coltello non c’è

Omicidio a Giugliano (foto servizio Rai TGR)


Si tinge di giallo la dinamica che ha portato alla morte di Francesco Trinchillo, 70enne deceduto dopo essere stato investito da un’auto guidata dal cognato 86enne mentre passeggiava martedì sera in una traversa di via Carraffiello a Giugliano, comune dell’area metropolitana di Napoli.

Omicidio a Giugliano, 86enne investe 70enne: “Mi ha minacciato”, ma il coltello non c’è

Il conducente Luigi Palumbo, dopo aver avvertito i carabinieri di Varcaturo, non è stato in grado di raccontare esattamente la dinamica dell’incidente. In evidente stato confusionale, la sua versione dei fatti non ha convinto i militari, che l’hanno condotto in caserma con l’accusa di omicidio. Attualmente si trova agli arresti domiciliari a casa del figlio a Melito

Secondo la sua ricostruzione, il 70enne lo avrebbe avvicinato sul lato passeggero e lo avrebbe minacciato con un coltello. Palumbo avrebbe deciso in quegli attimi concitati di non fermarsi e di continuare la propria corsa: a quel punto la vittima sarebbe scivolata rimanendo fatalmente incastrata sotto la vettura.

Sul posto i carabinieri di Castello di Cisterna hanno effettuato tutti i rilievi. Le forze dell’ordine non avrebbero trovato il coltello non trovando quindi riscontro con le parole di Palumbo. Sull’asfalto sarebbero state trovate tracce di accelerata improvvisa.

Ben presto è emerso che tra i due – che erano parenti – c’erano stati liti e dissidi, culminati in denunce presentate nei vari comandi dell’Arma. Forse dissapori per un’eredità.

Sul posto è intervenuto il pm che coordina le indagini e i vigili del fuoco per estrarre la salma dell’uomo rimasta incastrata sotto la vettura.


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