Vela Celeste Scampia, il motivo del crollo e la verità sulla lite tra famiglie


Sono giorni di indagini, sopralluoghi, analisi, quelli che seguono il drammatico crollo avvenuto nella Vela Celeste di Scampia e che ha portato alla morte di 3 persone e al ferimento di altre 12, tra cui 7 bambine.

Dramma alla Vela Celeste di Scampia, perché è crollato il ballatoio e la verità sulla lite tra famiglie

Ma soprattutto, sono giorni di tanta rabbia. Perché una tragedia del genere si poteva evitare. Si doveva evitare. Lo studio delle cause che hanno provocato un dramma che ha sconvolto l’intera città sono purtroppo da ricercare nell’incuria, nell’abbandono. E nell’abusivismo che ne è derivato questi anni.

Dopo poche ore dal disastro, la voce di una lite tra le 15 persone coinvolte ha iniziato a circolare per dare tempo ai veri responsabili di trovare una giustificazione ad un evento ingiustificabile.

Si, perché se anche fosse confermata quella che a Napoli viene chiamata la disturbata, un acceso alterco tra gli sfortunati protagonisti della vicenda, appartenenti tutti a nuclei familiari collegati tra loro, non potrebbe certo diventare la scopa per riporre la polvere sotto il tappeto.

È solo l’ennesimo, becero, modo di dare in pasto all’opinione pubblica nazionale la stantia fotografia di una popolazione che pensa solo a fare bordello, e che poi diventa vittima del proprio caos. Non può una lite familiare essere la motivazione di un crollo del genere. Non può.

Perché la teoria della lite tra parenti non regge neanche un po’

Quindici persone su un ballatoio che collega le due facce della stessa vela discutono, sono al terzo piano. Una passerella come ce ne sono a centinaia lì: fungono da collegamenti tra i corridoi e le abitazioni. Improvvisamente, il cedimento: ne crolla una, quella sulla quale si trovavano le 15 persone, e si trascina dietro le due sottostanti.

Quel ballatoio apparteneva ad una rete di collegamento pedonale che riversa in uno stato di degrado assoluto, come sottolineato ben 8 anni fa(!) dal progetto Restart Scampia, che ad agosto del 2016 sottolineava come “tale struttura si trova in uno stato di degrado dovuto a fenomeni di forte corrosione per la scarsa manutenzione. In molte parti si notano distacchi delle stesse passerelle con grave pericolo per i residenti”.

Incuria, assenza di manutenzione, abbandono totale da parte dello stato. L’abusivismo è stato solo la naturale conseguenza. Questa è l’unica, incontrastabile causa del crollo avvenuto alla Vela Celeste di Scampia.

Qualche mese fa erano iniziati i lavori di ristrutturazione delle parti basse della Vela Celeste: si stava lavorando nei garage e nelle discariche abusive, senza alzare mai la testa, come sottolineato dai residenti: “Il Comune non ha mai fatto sopralluoghi per controllare lo stato delle abitazioni e dell’edificio. Ha fatto una sola cosa: ha tolto i pezzi di marmo rotto dalle scale, tappando i buchi con del cemento”.

Solo che adesso tappare i buchi non basta proprio più.


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