Tragedia nella serata di ieri a Napoli, in via Riviera di Chiaia, dove un uomo è morto a seguito di un incendio divampato all’interno della sua abitazione.
La vittima, un 53enne di origini tunisine, si trovava in casa al momento dello scoppio dell’incendio. Avrebbe tentato di scappare ma, purtroppo, pare sia rimasto intrappolato tra le fiamme. A trovare il suo corpo privo di vita sono stati i carabinieri della compagnia Napoli Centro: ispezionando l’abitazione, a rogo domato, hanno ritrovato il cadavere all’interno del bagno.
Stando ad una prima ricostruzione, fornita dall’Ansa, il 53enne sarebbe morto per asfissia e a nulla sarebbero serviti i suoi tentativi di dirigersi verso l’uscita dell’appartamento. La salma è stata posta sotto sequestro così come l’abitazione per consentire agli inquirenti di avviare le indagini del caso e fare chiarezza su quanto accaduto. Al momento non si sa per quale motivo sia scoppiato l’incendio.
Un simile dramma si era già verificato alcuni mesi fa a Napoli quando a morire in un incendio scoppiato nell’appartamento di via Suarez (strada di collegamento tra piazza Leonardo e piazza dell’Immacolata) è stato l’avvocato Giovanni Lippi, di 55 anni. L’uomo era tornato a vivere a casa con la madre e la badante dell’anziana dopo essersi separato dalla moglie. Era un noto avvocato della zona e aveva due figli. La mamma, ex professoressa di matematica, e la badante si sono salvate.