Cronaca

Tragedia in mare, muore il dottor Vito Procacci: eroe del Covid, fu multato perché lavorava troppo

È morto Vito Procacci, primario del pronto soccorso del Policlinico di Bari, divenuto noto ai tempi del Covid grazie al suo impegno incessante in corsia in soccorso dell’enorme numero di ammalati da curare e salvare. Procacci è morto a 65 anni nella spiaggia della Purità di Gallipoli: la sera del 21 agosto si era concesso un bagno, ma un malore improvviso lo ha fatto annegare. Inutili i soccorsi del personale del 118 che ha cercato in tutti i modi di salvargli la vita.

Morto Vito Procacci, eroe durante l’emergenza Covid

Vito Procacci era considerato un vero punto di riferimento sia per competenza che per professionalità e dedizione. Durante l’emergenza Covid fece scalpore la notizia della multa che gli fu recapitata perché “lavorava troppo”: fu raggiunto da una sanzione amministrativa per l’eccessiva mole di straordinari. Durante l’emergenza non si era risparmiato, lavorando giornate intere senza sosta nell’Unità operativa di Emergenza Urgenza che dirigeva. Intervennero il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la ministra del Lavoro, Marina Calderone, che oltre a porgergli le scuse pubbliche fecero sospendere il provvedimento.

Il primario che non si risparmiava

A salutarlo sono le istituzioni, i colleghi, i pazienti, le persone comuni. “Improvvisamente, tragicamente, ci lascia Vito Procacci – scrive – SIMEU, la Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza –  Direttore di una delle più grandi Medicina d’Emergenza Urgenza italiane, quella del Policlinico di Bari, medico d’emergenza nel profondo, attivissimo esponente di SIMEU, da sempre aperto all’innovazione e vicinissimo ai più giovani”.

“Potremmo elencarne le tante iniziative, l’attività continua sul piano operativo e istituzionale, l’impegno nella comunicazione, la grande competenza professionale, in particolare nel campo della pneumologia e della ventilazione. Preferiamo ricordare una delle sue iniziative più recenti, che aveva voluto chiamare, con un po’ di ironia ma con il solito entusiasta trasporto personale, “Next Generation MEU”: l’ingresso degli studenti di Medicina, ben prima della laurea, nel Pronto Soccorso perché provino a vivere in persona la Medicina d’Emergenza Urgenza, nella certezza che non possano che appassionarsi alla nostra disciplina che Vito riteneva, come tutti noi, meravigliosa e indispensabile”.

Sarà impossibile colmare il vuoto che resta. Perdiamo un amico e un maestro prezioso: davvero uno di noi. Alla Signora Angela, al figlio e collega MEU Ettore, a tutti coloro che gli hanno voluto bene, la vicinanza della Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza. Ciao Vito”.