Un omicidio cruento e dai contorni scabrosi si è consumato nel quartiere di Pianura, a Napoli. Gennaro Ramondino, ragazzo di vent’anni, è stato prima ucciso con tre colpi di pistola, poi il suo corpo è stato bruciato in una zona di campagna.
Il cadavere carbonizzato è stato ritrovato nel corso delle operazioni di spegnimento di un incendio divampato proprio in quel perimetro. Secondo la Squadra Mobile di Napoli, che sta portando avanti le indagini, il giovane era collegato al baby boss Massimiliano Santagata. Appartenente all’omonimo clan, sulle cui tracce si trovano le forze dell’ordine, che hanno portato a termine già diversi arresti nel mese di agosto.
Lo scioccante ritrovamento del corpo di Gennaro Ramondino è avvenuto la notte scorsa in via Torre Poerio, al confine tra il quartiere di Pianura e il Comune di Pozzuoli. Intervenuti sul posto vigili del fuoco e polizia per arginare l’incendio divampato, tra le sterpaglie hanno rinvenuto il cadavere su cui sono stati individuati tre fori di proiettile.
Dopo alcune ore si è riusciti a risalire all’identità della vittima, per poi avviare le indagini per risalire a colpevoli e movente.