Cronaca

Martina Gleboni e quella dedica d’amore al padre che l’ha uccisa assieme alla madre e al fratellino

Martina Gleboni aveva 26 anni. Una vita davanti a sé, un amore sconfinato per i genitori. In particolare per il papà. Lo stesso uomo che questa mattina l’ha uccisa, dopo aver colpito mortalmente la madre ed i fratellini di 10 e 14 anni. Uno di loro è morto, l’altro lotta per la vita.

Poi, Roberto Gleboni, ha ferito un vicino, è andato a casa di sua madre, ha sparato anche a lei e si è ucciso. Una storia incredibile, assurda, quella sviluppatasi stamane in via Ichnusa a Nuoro, comune sardo di 33 mila abitanti.

Chi era Martina Gleboni, uccisa dal padre assieme alla mamma e ad uno dei fratelli

Martina nel 2022 si era laureata in Scienze dei servizi giuridici all’Università di Sassari. Un sogno realizzato con tanta fatica, che l’aveva portata a ringraziare i genitori per i tanti sacrifici fatti al fine di aiutarla ad arrivare all’ambito traguardo. “A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, l’amore più grande della mia vita”.

Con queste parole aveva deciso di marchiare indelebilmente la prima pagina della sua tesi. Una dedica del cuore che aveva deciso di trasformare in un vero e proprio mantra da seguire. Lo scatto di quel sentimento scritto, di quell’amore sconfinato per i genitori, era divento la sua immagine di copertina su Facebook. Nell’era digitale, un modo per comunicare al mondo di quanto fosse fiera della sua famiglia.

Una famiglia che oggi non esiste più, distrutta dalla follia omicida del padre. Di loro cinque, a combattere è rimasto per la vita è rimasto il fratellino di 14 anni.

La pelota no se mancha.