Cronaca

Ulteriore sconto di pena all’assassino di Giogiò. La mamma: “Mio figlio in un barattolo, il carnefice è tutelato”

L’assassino di Giogiò, Giovanbattista Cutolo, potrebbe ricevere uno sconto di pena in virtù di quanto previsto dalla riforma Cartabia. Il ragazzo di 17, responsabile dell’omicidio del musicista di 24 anni ucciso a Piazza Municipio a Napoli dopo aver difeso un amico, è stato condannato dopo il rito abbreviato a 20 anni di reclusione, sentenza che non è stata impugnata e dunque passata in giudicato.

Sconto di pena per l’assassino di Giogiò

Il rito abbreviato, lo ricordiamo, prevede già uno sconto di pena di un terzo della condanna: l’imputato rinuncia ad alcune garanzie del processo ordinario e, in cambio, può beneficiare della riduzione. Nel caso dell’assassino di Giogiò i 30 anni di reclusione sono già diventati, perciò, venti, i quali tuttavia potrebbero divenire 17 poiché la riforma Cartabia prevede una riduzione di un sesto della pena nel caso in cui l’imputato rinunci all’appello. In sostanza, la rinuncia ad un’altra garanzia che rientra nella formula del giusto processo garantito dall’articolo 111 della Costituzione.

Daniela Di Maggio: “Neanche 40 anni potrebbero bastare”

Grazie ai benefici della buona condotta, qualora ci siano i presupposti, la pena potrebbe ridursi ulteriormente fino a 13 o 14 anni di reclusione. Meno della metà, insomma, rispetto ai 30 da cui si era partiti. La madre, Daniela Di Maggio, ha così commentato: “Neanche 40 anni possono essere giusti rispetto a quello che ha fatto a mio figlio. Perché mio figlio sta in un barattolo, in polvere, non deve essere preso in considerazione e il suo carnefice tutelato dalla giustizia e riabilitato?. Sulla possibilità che si possa redimere: “Glielo auguro perché noi auspichiamo che tutti si possano redimere, ma non credo che sia possibile almeno per quello che si è mostrato fino ad oggi. Sia lui che la sua famiglia”.