Cronaca

Furti ai giocatori del Napoli, i crimini non sono collegati: cosa dice la Polizia

Le operazioni criminali contro i calciatori del Napoli – David Neres, Matteo Politano e Juan Jesus – non sarebbero collegate tra di loro. La Questura di Napoli smentisce così l’ipotesi formulata, soprattutto dai tifosi con i commenti sui social, di un presunto collegamento tra i fatti e la volontà di colpire o destabilizzare l’ambiente, neanche a fini estorsivi.

I furti ai calciatori del Napoli non sono collegati

L’ultimo episodio, in ordine cronologico, è rappresentato dal furto dell’auto di Politano. La sua Smart, rubata a Posillipo, è stata ritrovata a Casoria con all’interno documenti e carte di credito; spariti invece i contanti ed il portafogli al quale il centrocampista ha dedicato un post sui social, in quanto ricordo di una persona che adesso non c’è più.

In un mese e mezzo colpiti Neres, Juan Jesus e Politano

Sull’auto di Juan Jesus invece sono stati rinvenuti cinque dispositivi GPS, probabilmente con lo scopo di seguire gli spostamenti del difensore. A David Neres invece fu puntata una pistola contro per convincerlo a consegnare l’orologio: il fatto accadde dopo la partita con il Parma ed autori sono stati 4 individui che, presumibilmente grazie ad una talpa, sono riusciti a individuare il van dove l’attaccante viaggiava con la famiglia.

De Laurentiis incrementa le misure di sicurezza

Nelle ultime ore sarebbe intervenuto il presidente Aurelio De Laurentiis decidendo di intensificare le misure di sicurezza intorno ai ragazzi. Si tratta di salvaguardare la loro sicurezza e soprattutto la tranquillità mentale, aspetto che è fondamentale per tenere il gruppo compatto e tutelare anche le prestazioni in campo.