Cronaca

Scopre di essere incinta con un tumore al 4° stadio: Deborah è morta dopo aver rifiutato alle cure

Nel giorno in cui ha scoperto di essere incinta ha saputo anche di essere malata di un tumore al quarto stadio, rinunciando alle cure pur di dare la vita a sua figlia. È la storia di Deborah Vanini, ragazza di 38 anni, alla quale ieri è stato dato l’ultimo saluto nel giorno dei funerali, a due mesi dalla nascita della sua Megan.

La storia di Deborah

Deborah Vanini è morta dopo circa un anno dal giorno in cui ha ricevuto la doppia notizia. Un contrasto tra gioia e disperazione che, però, non le ha mai fatto sorgere alcun dubbio: la sua priorità era la vita che portava in grembo. In questi mesi ha avuto accanto sempre, secondo dopo secondo, il suo Massimo, padre della bambina. Dopo la nascita di Megan è stata proprio Deborah a raccontare la sua storia con un post sui social. Poco più di due mesi dopo il suo corpo si è purtroppo arreso alla malattia.

“Il giorno in cui ho scoperto di essere INCINTA, ho scoperto anche di avere un TUMORE al 4 stadio. Uno SHOCK. Avevo una vita da SOGNO fino al giorno precedente. Dalla notizia più BELLA alla più BRUTTA in 25 secondi netti. Dalla GIOIA più grande alla DISPERAZIONE più assoluta. Dall’estasi alle pene dell’inferno. Da lì il buio. Mesi e mesi di esami, giorni in ospedale, visite estenuanti e dolorose, impedimenti fisici, FARMACI, una valanga di farmaci, la maggior parte non compatibili con una gravidanza. SCELTE”.

“Scelte più grandi di noi, sulla vita che avevamo creato. Messi davanti alla più difficile al mondo per un genitore, decidere per la vita o meno dei propri figli. Ho pianto notti intere per la paura, per la tensione, per i dubbi… ho perso la via, mi sono disperata, chiesto perché proprio a ME a NOI”.

“Ho toccato veramente il fondo, ma poi… con l’aiuto di uno staff NIGUARDA a dir poco favoloso, amici di vecchia e nuova data, la mamma, il mio angelo Katia e la vera roccia della mia vita, il mio compagno (che non mi ha abbandonata per 1 solo secondo, stando con me h24 anche in ospedale per settimane, e dormendo persino per terra), sono riuscita a trovare anche dei lati postivi in tutto questo, perché ci sono sempre nonostante tutto (e quando ci lamentiamo di qualcosa, valutiamo bene il “peso di questa cosa”)”.

“Speravamo almeno di goderci un parto tranquillo, ma anche qui, la vita, è rimasta storta. Un parto prematuro non programmato, una tromboembolia al polmone, una tac d’urgenza preparto, l’ipotesi che potesse farcela lei ma non io… insomma, un FILM. Ma la nostra è sempre stata una vita da film. Il primo vero MIRACOLO, nonostante tutto, comunque è avvenuto il 18.09.24, alle 12.15, si chiama Megan, nata a 35 settimane e pesa 1.900kg”.

“Ora, vedremo di attrezzarci per il secondo, anche se più impegnativo. Ma ce la metteremo tutta! BENVENUTA PICCOLA MEG! Forse tu non lo sai ancora, ma mi ha letteralmente salvato la VITA”.