“Insieme si può”: scarpette rosse a Napoli per un flash mob contro la violenza sulle donne

In onore della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, al Castel dell’Ovo è stato organizzato un flash mob in cui tutte le donne che vi hanno partecipato hanno indossato delle scarpe e foulard rossi, simbolo di protesta e ribellione. A tal proposito il sito Napolitoday.it ha scritto:

A Napoli un flash mob per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne: tutte le partecipanti hanno indossato scarpette e foulard rossi.  L’iniziativa “Insieme si può”, che ha avuto come sfondo il Castel dell’Ovo,  è stata organizzata da attiviste di diverse associazioni che si occupano della difesa delle donne. A promuoverla, Virginia Ciaravolo, criminologa e psicoterapeuta, Francesca Beneduce, presidente della commissione Pari opportunità della Regione e Rosa Praticò, presiede dell’Ascom di Volla e dell’Officina delle idee.

Sull’importanza del tema, si è espresso anche il sindaco Luigi de Magistris: “E’ necessaria una grande battaglia culturale perché l’uguaglianza sancita nella Costituzione non sia solo sulla carta, ma sia effettiva”, ha detto il primo cittadino aprendo il dibattito al Maschio Angioino in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“Non dobbiamo solo agire contro la violenza sulle donne, a valle, trattando la faccenda come una questione di ordine pubblico – ha poi aggiunto il primo cittadino partenopeo sul suo blog -. Dobbiamo lavorare a monte, coinvolgendo la scuola, gli uomini, e tutti i processi di costruzione culturale, attraverso i quali riaffermare quella uguale libertà di tutte e tutti nella società, promessa dalla Costituzione, ma disattesa nei comportamenti”.

Tante le iniziative sociali, culturali, politiche che oggi si svolgeranno a Napoli e che si concluderanno con un appuntamento al teatro San Carlo. ”Napoli – ha detto il sindaco – dimostra una sensibilità diffusa. Le politiche messe in campo dal Comune – ha aggiunto – sono tante, ma bisogna fare sempre di più attraverso gli sportelli, i centri antiviolenza, i luoghi di accoglienza e di ascolto”.

 

De Magistris ha sottolineato, anche, come le donne siano vittime di violenza tra le mura do mestiche, sui luoghi di lavoro, una violenza – ha evidenziato – che ”non è solo fisica, ma anche morale. “Sulle donne – ha proseguito – spesso si scaricano le tensioni dell’epoca contemporanea’‘. Donne che secondo il sindaco ”non sono una minoranza da tutelare” ed è per questo che de Magistris si è detto contrario alle quote rosa perché – ha spiegato – ”sembra quasi che sia necessario dover tutelare soggetti che non hanno la forza di emanciparsi da soli, mentre le donne hanno conquistato il diritto all’uguaglianza”.