L’opinione di Bray è che la città di Pompei non necessita di fondi per dare il via ad una miglioria del sito archeologico, basta solo utilizzare al meglio le risorse di cui dispongono. I dettagli su Ilmattino
«Per Pompei non c’è bisogno di soldi, il progetto varato ha al suo interno tutte le risorse per partire». Così il ministro per i Beni Culturali, intervistato da Antonio Polito al convegno sul Mezzogiornopromosso a Napoli dall’Unione Industriali, ha risposto alla domanda se servano soldi per il rilancio del sito archeologico.
«Il piano fatto dall’ex ministro Barca con l’Ue – ha aggiunto Bray – ha già i fondi per la tutela del sito: ora si tratta di mettere in campo le forze migliori per raggiungere i risultati».
Una Pompei «con alberghi accoglienti e dove si possa arrivare salendo su un trenino efficiente come quello che collega l’aeroporto di Heathrow con Londra». È questa la Pompei che sogna il ministro Bray. «Per questo dobbiamo fare sistema – ha aggiunto -. Mi piacerebbe arrivare alla stazione di Napoli e trovare un servizio di informazioni in grado di accompagnare il turista a Pompei, e magari anche un museo. Tutto questo – ha concluso – è da costruire, ma se ci mettiamo assieme ci riusciremo».