I protagonisti dei nuovi spot della Telecom che vanno in onda dalla fine di agosto dello scorso anno sono Chiara Galiazzo, vincitrice della sesta edizione di X-Factor e un certo Gennaro, che ha fatto la sua prima comparsa nello spot con questa frase: “Scusate, se alzate un poco il volume, perché mi dicono che a Napoli non si sente ancora tanto bene”.
Galiazzo interpreta un padovana che inizia la sua avventura prendendo casa con altre studentesse, mentre Gennaro è invece l’inquilino del piano superiore che però, raffigura il classico stereotipo napoletano degli anni ’50, emigrato da Napoli in chissà quale città del settentrione e altamente ignorante.
L’attore in questione è di Ascoli e ha raccontato di essersi ispirato per l’imbarazzante parte di Gennaro ad Edoardo De Filippo. Il problema è che non è possibile che la Telecom abbia scelto per i suoi spot un personaggio che possa diffamare così tanto i napoletani regalando agli spettatori di tutta Italia un’immagine distorta, goffa e antica di almeno mezzo secolo della nostra società.
Perchè non scegliere grandi personaggi napoletani come Federico Salvatore, Enzo Avitabile o Roberto De Simone?
In questo modo chi ha avuto la grandissima idea di proporre un personaggio come Gennaro, forse scelto per strappare qualche risata a chi continua ad avere in mente questo stereotipo partenopeo, ha solo trovato tanti napoletani stufi di questa immagine che in molti continuano ad imporre e delle continue offese gratuite.