Le strade extraurbane della provincia di Napoli sono le peggiori d’Italia e tra le più pericolose d’Europa. Ad affermarlo sono i dati diffusi da Aci Istat, secondo i quali su 520 chilometri si sono registrati 267 incidenti (in aumento dell’11,8%) con 22 morti (in aumento del 220%) e 435 feriti (in aumento del 7,2%).
Sotto accusa sono non solo le condizioni delle strade, ma anche i problemi legati al traffico e alla viabilità. Ai manti stradali in condizioni spesso pietose bisogna aggiungere, infatti, anche un sovraffollamento delle arterie dovuto a infrastrutture e trasporti pubblici insufficienti. È ovvio, infatti, che quanti più veicoli circolano tanto più aumentano le probabilità di incidenti.
Non bisogna tuttavia trascurare la responsabilità individuale di chi si mette alla guida. Le cause più frequenti di incidenti sono riconducibili alle distrazioni, principalmente l’uso del cellulare (28% dei casi) e l’eccesso di velocità (17%). La fascia più coinvolta è quella dei giovani fino a 30 anni, che costituisce il 26,6% dei morti e il 40,3%& dei feriti. I motociclisti sono la categoria più colpita.
Una situazione che costa alle casse pubbliche una somma considerevole: ammonta a ben 560 milioni di euro il costo sociale dovuto agli incidenti stradali con lesioni alle persone.