Milano – Questa mattina è stato inaugurato l’ospedale Fiera di Milano, dedicato al contrasto dell’emergenza coronavirus. Una volta entrato a regime sarà la più grande, o una delle più grandi, terapie intensive d’Italia contandone 200 posti. Alla fine dei lavori ci saranno 8 reparti con 53 letti, in cui saranno impiegati centinaia tra medici, anestesisti, infermieri e personale vario. Ospiterà i contagiati gravi della Lombardia e delle altre regioni. Tutto bene, tutto molto bello ed estremamente opportuno, se non fosse per la presenza in conferenza stampa di decine di persone.
Le immagini sono state trasmesse in diretta, questa mattina, nel corso del programma Storie Italiane in onda su Rai Uno. Nei pressi della porta e ai lati della grande scrivania, dove siede tra gli altri il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sembra che le persone spesso non si trovino a una distanza opportuna. Le sedie, nella sala, sembrano posizionate a distanza di sicurezza, eppure in quella stanza ci sono decine di persone, il che potrebbe costituire pur sempre un’occasione di diffusione del coronavirus.
Bastano questi elementi per affermare che si sia trattato di un assembramento di persone, come tale vietato dalle norme attualmente in vigore per il contrasto del Covid-19? Non spetta a noi stabilirlo, eppure potremmo esercitare il nostro diritto di critica affermando che, forse, non era il caso di effettuare una conferenza stampa dal vivo con così tante persone. La tecnologia permette di farlo in video collegamento, stesso concetto espresso da Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci in collegamento con la trasmissione. Con questi chiari di luna probabilmente sarebbe il caso di essere un po’ più prudenti?