Gli infermieri: “Caos all’Ospedale del Mare. Stesso personale in reparti Covid e no Covid”
Dic 03, 2020 - Stefano Colasurdo
ospedale del mare
Il tracollo del sistema sanitario italiano è ormai cosa nota, il personale, in particolare gli infermieri, chiedono delle condizioni di lavoro diverse. Nelle ultime 24 ore ci sono state oltre mille contagi all’interno della categoria.
In queste settimane si stanno registrando delle condizioni a dir poco pessime. Infermieri costretti a lavorare durante lo stesso turno in reparti covid e no covid. Usano buste della spazzatura al posto degli appositi accessori contro il virus e le mascherine lasciano a desiderare.
Insomma la situazione non è delle più rosee e i contagi sono tanti, troppi. Per questo motivo il sindacato nazionale degli infermieri ha denunciato tutto ciò che sta accadendo all’interno delle strutture sanitarie e chiede un intervento a chi di dovere. Chiedono ispezioni al Ministero della Salute, chiedono una strumentazione adeguata e turni meno estenuanti per gli eroi del 2020.
Una delle regioni che sta avendo più problematiche è proprio la Campania. Secondo quanto riporta il sindacato infatti le problematiche maggiori verrebbero proprio dalla situazione gravissima dell’Ospedale del Mare.
Sindacato infermieri chiede migliori condizioni di lavoro
Queste le parole di Antonio De Palma, Presidente nazionale, della Nursing Up, ovvero il sindacato infermieri italiani: “Oltre mille operatori sanitari contagiati nelle ultime 24 ore. Sono gli allarmanti dati dell’Istituto Superiore della Sanità. 70.164 erano il giorno 1 dicembre da inizio pandemia. 71281 sono i dati dei contagi del giorno 2 dicembre 2020 sempre da inizio emergenza. Cosa sta succedendo? A livello nazionale, gli esperti si affrettano nel dire che il virus sta perdendo di forza. Sostengono che la curva dei contagi si sta leggermente abbassando. E allora perchè abbiamo un nuovo aumento così alto di professionisti che si ammalano di covid? Per noi la verità sta nelle carenze croniche degli ospedali italiani.
Nelle scabrose vicende che i nostri referenti territoriali ci raccontano ogni giorno. In quegli infermieri che da quasi un anno sono obbligati a turni massacranti, in condizioni di stress che abbattono il loro bagaglio immunitario. A questo punto il sindacato lancia un appello al Ministero della Salute, è necessario inviare gli ispettori nelle aziende sanitarie, qui ci vuole una indagine a tappeto. Quella che intanto vi raccontiamo oggi è la fotografia, amara e desolante, di alcune realtà italiane, come quella dell’Ospedale del Mare di Napoli e del suo Covid Center.
Manifestiamo in continuità con le proteste dei mesi scorsi, che ci hanno portato ad ottenere l’ agognata indennità professionale specifica. Chiediamo ai Prefetti che intervengano sul Governo che loro stessi rappresentano, per tutelare la nostra incolumità, per avere condizioni di lavoro dignitose, e per proteggere da emendamenti demagogici dell’ultima ora l’indennità specifica degli infermieri. Parliamo di emendamenti che potrebbero annacquarla ulteriormente, mentre noi chiediamo che quelle risorse “vengano incrementate con almeno altri 100 milioni di euro.”
La situazione a Napoli
All’Ospedale del Mare di Napoli è caos totale, gli infermieri sono allo stremo e si profilano casi a dir poco vergognosi. La carenza di personale sanitario costringe i colleghi a turni massacranti, ma soprattutto i nostri referenti ci raccontano che il medesimo personale si divide addirittura, con turni giornalieri tra reparti covid e no covid, dove, secondo quanto ci dicono, in momenti di grande affollamento di ricoveri, spesso scoppia il caos, per non parlare della mancanza di copri calzari al posto dei quali vengono usate buste dei rifiuti.
Inoltre al pronto soccorso le tensioni tra i pazienti, i parenti di pazienti e il personale sanitario è alle stelle e gli infermieri rispetto alla prima ondata spesso vengono accusati di negligenza. Qualcuno dovrebbe dire ai cittadini che il caos negli ospedali è causato dalla pessima gestione nel passaggio tra prima e seconda ondata. Il caso del Covid Center dell’Ospedale del Mare poi è emblematico: gli infermieri accusano apertamente di essere costretti a lavorare ognuno per 10 di loro.
I posti in terapia intensiva ci sono ma non vengono occupati: significa che su 72 dichiarati al momento se ne sono riempiti solo 12. Mentre i posti di degenza ordinaria sono al collasso. Perché allora la tanto decantata struttura del Covid Center funziona a scartamento ridotto, con il Governatore De Luca che dagli auto elogi iniziali per l’aumento di posti in terapia intensiva, attacca oggi infermieri e medici? Forse perché parlano troppo?
Gli infermieri dei reparti di degenza normale sono gli stessi che si occupano dei 12 pazienti covid. Stesse forze, turni massacranti, carenza di personale oltre ogni soglia di tollerabilità. Una situazione che ha portato ad un paradosso: non vengono occupati tutti i posti letto covid dell’Ospedale del Mare, ma d’altronde se si operasse a pieno regime medici e infermieri non potrebbero essere distaccati al Covid Center prefabbricato, dove manca il personale necessario.”