Boscotrecase, lo sfogo di un infermiere: “Un’altra mattina nell’inferno covid. Venite qui per convincervi a vaccinarvi”
Nov 23, 2021 - Chiara Di Tommaso
Come ripetuto più volte da medici e ministero, i vaccini restano l’unica arma contro il covid. Essi non rendono immuni ma permettono di contrarre il virus in forma più lieve non andando incontro ad ospedalizzazioni e mortalità. Per questo la terza dose è stata anticipata a 5 mesi. Intanto sui social aumentano i commenti e le testimonianze di chi vive tutti i giorni a contatto con il covid.
COVID, LA TESTIMONIANZA DI UN INFERMIERE DELL’OSPEDALE DI BOSCOTRECASE
Come Pasquale Tramparulo, infermiere dell’Ospedale di Boscotrecase in prima linea nell’emergenza covid, che ha deciso di rivolgersi in un post ai no vax. Un appello a vaccinarsi e a usare la testa:
“Un’altra mattina nell’inferno del covid….codardo e irresponsabile…dovresti venire nel reparto covid per convincerti a fare la cosa più responsabile della tua vita..per salvare la tua e quella dei tuoi familiari….vaccinati“.
Inoltre l’infermiere ha spiegato la differenza tra chi si ritrova ricoverato in reparto e ha il vaccino:
“Un’altra mattina all’interno del Reparto covid per dare assistenza e professionalità a tutti i pazienti non vaccinati e a quei pochi vaccinati con sintomi decisamente migliori rispetto a quelli che sono piombati nell’inferno covid senza nessuna vaccinazione. Il dato di fatto che io metto in evidenza nasce dalla mia modesta esperienza professionale acquisita in questi quasi due anni di reparto covid, dove io e tutto il personale ci dedichiamo con tutte le nostre forze per fare fronte alle sofferenze che nei pazienti positivi al covid insorgono improvvisamente, soprattutto quello di sentirsi soffocare con tosse stizzosa e con una saturazione al disotto del valore normale che costringe il medico di guardia a metterli sotto i macchinari per fare arrivare più ossigeno e farli respirare meglio e da qui che incomincia il calvario del paziente affetto da covid che è diverso in tutta la sua permanenza in un reparto covid rispetto al mio vecchio reparto di medicina generale dove ho lavorato per quasi vent’anni e dove i pazienti con problemi respiratori venivano assistiti con la solita abnegazione di tutto lo staff di reparto e risolvevano il problema che li aveva portato in reparto magari dopo settimane, mesi ritornavano con lo stesso problema più o meno grave.
Adesso invece chi ha problemi respiratori da paziente covid e soprattutto senza vaccinazione va incontro a sintomi gravissimi che difficilmente si risolvono soprattutto negli anziani e poi l’ultimo dato di fatto personale di un umile infermiere e finisco e che il virus riesce ad ingrandire qualsiasi patologia silente che ognuno di noi si porta all interno del proprio corpo risvegliandola e rendendola attiva a mille e pericolosa per tutta la durata di degenza del paziente stesso. Infine chi non è d’accordo con la mia testimonianza si può redimere da commenti ed è libero di non seguirmi. Un ringraziamento lo faccio a tutto il personale dell’ Ospedale di Boscotrecase unitamente contro il mostro covid 19″.