La Cgia ha analizzato i dati forniti dalle Camere di Commercio stilando una graduatoria dei mestieri che nonostante la crisi sono in espansione. Gastronomie, rosticcerie, friggitorie, addetti alle pulizie, estetiste, serramentisti, panettieri, giardinieri, gelatai e dipintori sono le principali attività artigianali che l’anno scorso hanno battuto la crisi.
Anche se tornando ai dati possiamo dire che i tatuatori hanno segnato la variazione positiva più marcata: +442,8%. Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, anche e nel 2013 l’artigianato a livello nazionale ha perso quasi 28 mila imprese, si è comunque registrata una forte espansione delle professioni legate ai settori dell’alimentazione e dei servizi. L’esplosione di queste attività è legata al nuovo stile di vita che la crisi ha imposto alle famiglie, si va meno al ristorante ma alla cucina etnica e alla pizza non si rinuncia e questo ci conduce al boom registrato dai take-away, poi ci si priva di un capo di abbigliamento o di qualche giorno di vacanza, ma non si può fare assolutamente a meno al trattamento del corpo o alla manicure.
Per quanto riguarda l’edilizia invece è vero che si costruisce di meno, però questo porta al bisogno di interventi manutentivi per le abitazioni già esistenti, come la sostituzione di porte o finestre, oppure la tinteggiatura delle pareti interne ed esterne.