Il 19% delle spese mediche dei familiari non fiscalmente a carico, che sono affetti da patologie che danno possibilità di esenzione delle spese sanitarie, può essere detratto.
È possibile solo per la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dal familiare affetto dalla malattia ed entro il limite annuo di 6.197,48 euro, ridotto della franchigia di 129,11 euro.
L’agenzia delle Entrate, nella guida alle spese sanitarie 2018, ha però precisato che la spesa relativa alla patologia esente deve risultare o da documentazione medica o da autocertificazione sottoscritta dal familiare affetto da patologia.
Dunque, quali operazioni vanno eseguite?
Per detrarre suddette spese, i documenti che le certificano possono essere intestati al contribuente che ha effettuato il pagamento, con allegata certificazione da parte del soggetto malato. In tal caso la detrazione è però ammessa solamente se quest’ultimo annota sul documento stesso, con valore di “autocertificazione”, quale parte della spesa è stata sostenuta dal familiare.
Per maggiori informazioni consultare la guida.