Aumentano gli attacchi informatici. Come proteggere i furti dei dati personali sul web
Giu 18, 2019 - Federico Donizzetti
L’introduzione della rete e dei sistemi di telecomunicazioni ha rappresentato una vera e propria rivoluzione industriale. Tutte le attività fanno largo uso dei sistemi informatici, per i fini più disparati. Essere fuori da questo cerchio oggi significa essere fuori dal mercato.
La rete però presenta diverse insidie. La digitalizzazione non ha solamente reso più accessibili i rapporti umani, ma ha anche facilitato il compito dei malintenzionati. Più difficile è diventato proteggere i dati sensibili propri e della propria attività, per far sì che non entrino nelle mani sbagliate. Il 2018 è stato infatti l’anno peggiore in termini di attacchi informatici, e dei loro impatti su aziende, professionisti, istituzioni, privati cittadini. Non solo dal punto di vista della quantità, che continua a crescere, ma anche e soprattutto da quello della gravità e dei danni provocati. Parliamo di gravi reati come: pirateria, plagio, diffamazione e furto d’identità.
Negli ultimi 12 mesi, i Cyber-attacchi gravi censiti sono aumentati del 38% (1.552 contro i 1.127 del 2017), per una media di 129 attacchi gravi al mese, rispetto ai 94 dell’anno prima. E nell’ultimo biennio il loro tasso di crescita è aumentato di 10 volte rispetto al biennio precedente. È stato ancora il Malware ‘semplice’, prodotto industrialmente e a costi sempre più bassi, il principale veicolo di intrusione nei sistemi, in crescita del 31% in un anno. Mentre aumentano del 57% gli attacchi con tecniche di Phishing e Social Engineering su larga scala, ancora a conferma della logica sempre più ‘industriale’ dei cyber-criminali.
Il 7 Maggio 2019, in Italia si è verificato un caso clamoroso: Anonymous Italia ha violato la posta elettronica certificata di 30 mila avvocati iscritti all’Ordine di Roma. Tra i dati divulgati, anche le mail della sindaca della Capitale, Virginia Raggi. Il movimento ha pubblicato sul proprio blog nomi utenti, le password, gli indirizzi email e di residenza degli avvocati.
“Ai giorni nostri, tutelare i propri dati sensibili sulla rete è diventato di fondamentale importanza. Non farlo significherebbe esporsi completamente alle ruberie di hacker – sottolinea l’assicuratore Luca Capano – e malintenzionati, con gravi rischi per la propria attività professionale. Ora è diventata una questione di responsabilità”.
Tanto maggiore è l’esposizione sul web da parte di una società o di un professionista, quanto maggiore è il rischio che sia vittima del cyber crime. Il mondo assicurativo ha così predisposto modelli di Analisi e Trattamento del rischio (Risk Assessment e Treatment). Quest’ultimi prevedono misure di mitigazione dello stesso e, come ultimo baluardo, contratti assicurativi atti al trasferimento delle incombenze rimanenti agli Assicuratori. Tra le società assicurative che si occupano di ciò, vi è la Amissima Assicurazioni Spa, con sede a Torre del Greco in via Giuseppe Mazzini 5.
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