Le anticipazioni del Rapporto Svimez sul Sud, Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno, non hanno rivelato scenari incoraggianti. Dalle prime indiscrezioni, rendicontate da IlMattino, sembra che il report annuale mostri un peggioramento del Meridione dal punto di vista occupazionale.
L’avvento del Covid-19 ha avuto conseguenze catastrofiche anche sull’occupazione. Il crollo, stimato intorno al 20%, potrebbe andare ben oltre questo dato. Tanto da render necessaria l’introduzione di misure assistenziali e un serio piano di investimenti pubblici per garantire la ripartenza del Paese.
Anche quest’anno la Svimez sta lavorando per render noto l’aggiornamento, cui seguirà probabilmente una conferenza, con le previsioni di ciò che potrà accadere nel Mezzogiorno fino a fine anno.
Sembra scontato che l’ipotesi di un calo del Pil 2020, originariamente calcolato nel 7,8%, sarà rivisto. La diminuzione della crescita al Sud, stando allo studio, sarà sicuramente maggiore.
Secondo la Svimez, ciò che manca è proprio un Piano di Sviluppo sul quale concentrare una serie di priorità che possano mitigare le incertezze legate agli scenari futuri. Di qui la prospettiva di imporre logiche assistenziali e non input specifici allo sviluppo che d’altronde al Sud avrebbero maggiori occasioni di riuscita.
Molte le iniziative che hanno subìto un netto ritardo per poter essere lanciate, a partire dall’attuazione dello Zes, l’accelerazione dei cantieri infrastrutturali o del Mes.
Per far ripartire il Mezzogiorno è necessario l’intervento dello Stato con l’apporto di investimenti pubblici. Tuttavia, continua a preoccupare l’impatto occupazionale e sociale: è a rischio un posto su cinque. Il tentativo di far riemergere il Paese da questo punto di vista ha presentato non poche lacune.
Del resto, il Mezzogiorno ha assistito al crollo della spesa pubblica per investimenti tra il 2008 e il 2018 e, come ricordava l’Istat, non ha ancora potuto recuperare quei 250mila posti di lavoro persi durante quel periodo.
Il Rapporto Svimez sul Sud, dunque, quest’anno ha una connotazione decisamente negativa. Complice il lockdown che non ha fatto altro che rallentare ancor di più la ripresa del Sud.