Un lockdown mascherato: è questa l’impressione che ha avuto gran parte dei cittadini italiani dopo aver appresoil contenuto del nuovo Dpcm firmato da Giuseppe Conte. Nel decreto si dispone la chiusura di un vastissimo numero di attività, mentre quelle che restano aperte sono comunque soggette a enormi limitazioni. L’ordinanza 85 firmata da Vincenzo De Luca, dal suo canto, prevede regole ancora più restrittive in Campania.
Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, commenta così le ultime disposizioni del Governo a causa del Covid-19:
“Il governo maschera un lockdown sotto false spoglie. La disperazione delle aziende è al massimo, anche perché sono appese a provvedimenti frenetici in cui i nostri esercenti non riescono più a comprendere quello che devono fare. C’è grande preoccupazione relativa alla salute pubblica, perché, sia chiaro, è prioritaria, però le nostre aziende non possono neanche morire di fame.
“Confesercenti dice che occorre che lo Stato non ci volti le spalle come ha fatto la volta scorsa, quando mise un semplice cerotto su una ferita enorme. Questa volta chiediamo allo Stato di non ripetere gli errori commessi nel lockdown. Gli indennizzi agli imprenditori devono essere concessi con criterio, soprattutto devono essere annullate tasse, pagamenti e scadenze.
“Bisogna – dice Schiavo – dare un sostegno reale e tempestivo agli imprenditori in modo che possano sopravvivere. Non solo la chiusura alle 18 inficia il fatturato dei ristoratori, pub, bar, gelaterie e pasticcerie: dall’inizio del lockdown tali attività hanno perso il 75% del fatturato, occorre che lo Stato li risarcisca almeno del 25-30% sul fatturato dell’intero anno. Riteniamo, per questo, che la moratoria di tre mesi sia necessaria e urgente. Sui pagamenti, sulle tasse ma anche per le attività giudiziarie che stanno colpendo le nostre imprese con richieste di fallimento da proprietari dei fitti o di fornitori non soddisfatti”.