Movimento per il Nuovo Sud: “Mezzogiorno si unisca per non farsi sottrarre 70 miliardi. Creiamo un osservatorio per il Meridione”
Dic 14, 2020 - Redazione
In questi giorni si discute molto sulla spartizione dei fondi che arriveranno in Italia grazie al Ricovery Fund. Il governatore Vincenzo de Luca, ha auspicato che il Mezzogiorno si unisca compatto nel cercare di ricevere quante più risorse possibili. A tal proposito, il Movimento per il Nuovo Sud ha invitato tutti i governatori delle regioni del Mezzogiorno ad unirsi ‘alla battaglia’ per una giusta assegnazione dei fondi previsti dai finanziamenti europei.
Come si legge nel comunicato:
“Dai primi documenti relativi alla ripartizione (“Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”) e dalle prime dichiarazioni del premier Conte e del Ministro per il Sud Provenzano, infatti, risulterebbe chiaro che, dei 209 miliardi previsti, il governo intende assegnare al Sud solo il 34% tenendo conto unicamente della percentuale di abitanti e dimenticando gli altri parametri europei. Se l’Italia ha avuto quei finanziamenti è per ridurre le diseguaglianze tra Nord e Sud ed in particolare quelle relative alla disoccupazione e ai redditi, parametri negativi al Sud rispetto al Nord quasi per il doppio. In questo modo sarebbero sottratti al Sud circa 70 miliardi di euro contravvenendo sia ai criteri europei che alla maggioranza del Parlamento che ha ribadito il rispetto di quei criteri, come risulta chiaramente dal “Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio” approvato a Bruxelles il 28 maggio 2020 e dagli atti parlamentari italiani del 13 ottobre 2020″.
++COMUNICATO STAMPA++
UN FRONTE COMPATTO DELLE REGIONI MERIDIONALI (A PRESCINDERE DAI PARTITI) PER L’ASSEGNAZIONE DEI…Pubblicato da Movimento per il Nuovo Sud su Lunedì 14 dicembre 2020
Il Movimento sottolinea come il governo cerchi di favorire le Regioni settentrionali sempre ai danni del Sud Italia che però non è compatto nel rivendicare i suoi diritti:
“Da tempo si registra in Italia uno schieramento trasversale quando si tratta di difendere e favorire il Nord, schieramento che non si è mai registrato al Sud e che in questo momento di difficoltà gravissimo le regioni e i politici meridionali devono iniziare a progettare assicurando ai meridionali la giusta e necessaria rappresentanza politica dopo oltre un secolo e mezzo di discriminazioni e di diritti non garantiti ad una parte della popolazione italiana in contrasto anche con la nostra Costituzione”.
Ecco allora che nasce un’idea:
“Il Movimento per il Nuovo Sud, un movimento neomeridionalista nato la scorsa estate e che già conta decine di migliaia di adesioni all’insegna dello slogan “né a sinistra né a destra ma a Sud”, ha invitato i presidenti delle regioni Campania, Sicilia, Puglia, Abruzzo, Molise, Basilicata e Abruzzo a riunirsi e a creare un fronte compatto per l’assegnazione dei fondi europei e italiani nei prossimi mesi. Il Movimento assicura la consulenza gratuita del proprio centro studi formato da storici ed economisti per l’analisi dei dati riferibili alla questione meridionale tra passato e presente favorendo la nascita di un osservatorio inter-regionale e meridionalista”.