A denunciare la situazione è Uniport, l’Associazione delle imprese portuali nazionali. Essa afferma come il dirottamento di risorse “nel provvedimento sia messo nero su bianco”. Uniport stoolinea “l’incongruenza dell’esclusione del Meridione, motivata anche nelle premesse del provvedimento con l’indicazione che il Sud ha già beneficiato di un precedente bando di tipo PAC nel periodo 2014-2020”.
Tuttavia “Non può costituire una scusante l’utilizzazione della misura citata, essendo quest’ultima slegata dall’evento pandemico, evidentemente successivo al seiennio di aiuti comunitari, per il quale è stato approvato l’intervento straordinario del PNRR le cui articolazioni sono finalizzate alla ripresa economica di tutto il territorio nazionale e a mitigare gli effetti negativi della crisi economica indotta dalla chiusura di molte attività a causa del Covid 19”.
Il PNRR, finanziato pressoché interamente con il Recovery Fund concesso dall’Unione Europea per lo sviluppo proprio del Sud, viene quindi snaturato senza tenere conto del fatto che la pandemia ha influito negativamente anche sulla progettazione delle Autorità Portuali del Sud.
“Chiediamo al Governo di rimediare a questa incongruenza, ampliando la platea beneficiari di questo bando a tutto il territorio nazionale, sicuramente in un successivo provvedimento, al fine di estendere queste opportunità anche ai terminalisti del Sud Italia, che non hanno beneficiato di risorse per lo sviluppo. Un’incongruenza inspiegabile anche alla luce del fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede nel rilancio del Sud Italia una delle sue principali missioni”, evidenzia Federico Barbera – Presidente di Uniport.