È da poco entrata in vigore la legge di bilancio 2022, che introduce importanti novità in materia di fisco e lavoro: Confesercenti Campania accende i riflettori su alcuni importanti mancanze nel testo del decreto, e in particolare sul fatto che il Governo abbia tagliato fuori delle vitali agevolazioni alle PMI (Piccole e Medie Imprese)
“Il governo si è completamente dimenticato delle piccole e medie imprese in relazione a mutui, leasing e finanziamenti“, afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno.
“Nella nuova legge di bilancio ci sono vari bonus ma non c’è traccia di un provvedimento di vitale importanza per migliaia di imprese: la proroga fino al 30 marzo degli impegni presi con le banche. Basti pensare che in Campania sono ben 380mila le attività chiamate a pagare mutui entro il 31 gennaio. Per fare un esempio, nella sola nostra regione ci sono oltre 4.000 autobus turistici di cui il 70% risultano vincolati da finanziamenti con leasing.
Dal momento che il turismo è fermo per via della quarta ondata Covid (e non è ancora ripartito dall’inizio della pandemia) è del tutto evidente che gli autovettori abbiano impegnato nella gestione ordinaria, per sopravvivere, quel poco che hanno fatturato negli ultimi due anni. Come è pensabile che oggi quegli stessi imprenditori, in ginocchio da 24 mesi, possano pagare una rata di un finanziamento di un leasing che mediamente oscilla dai € 2.800 ai € 6.000 al mese oltre IVA?”.
La questione delle PMI è molto delicata. Moltissime piccole e medie imprese, sia campane che italiane, hanno il bilancio in passivo. Come sottolineato da Confesercenti, il Governo, che con la legge di bilancio ha prorogato il superbonus per le ristrutturazioni, il Super Green Pass e altri provvedimenti simili, non ha clamorosamente previsto la proroga del pagamento dei debiti con le banche.
“Il Governo – spiega Vincenzo Schiavo – ha pensato a tantissimi bonus e agevolazioni di vario genere che certamente aiutano ma non fanno la differenza per migliaia di imprenditori con l’acqua alla gola. Sono soltanto dei palliativi assolutamente irrisori. Come è possibile che nessuno ha pensato di far slittare la scadenza con le banche evitando così che a fine gennaio si allunghi la lista delle segnalazioni, per debiti, nella Crif e nella Cerved?
Confesercenti chiede con forza che lo Stato intervenga in fretta sospendendo leasing e mutui per le imprese o migliaia di aziende saranno costrette a fallire. E’ necessario provvedere immediatamente su tre fronti. Innanzitutto occorre che lo Stato sospenda il pagamento delle aziende verso le banche per finanziamenti a breve e a lungo termine.
In seconda analisi, quando l’economia realmente ripartirà, bisogna trasformare i finanziamenti concessi alle imprese su 5 anni in finanziamenti pagabili in 15 anni. La chiusura dei leasing, prevista in due anni, deve essere allungata a 10 anni, perché nessuno in Italia sta incassando più dal 2019, fatta eccezione per aziende alimentari e farmacie.
Il mondo del turismo è in ginocchio, così come quello del trasporto, per non parlare del commercio. Di tutto questo il governo Nazionale ne sta tenendo conto? Bisogna fermare l’emorragia, altrimenti i fallimenti saranno tantissimi e il disastro economico sarà dietro l’angolo”.