Napoli – Gas prodotto in Campania a partire dagli escrementi delle bufale. Va anche in questo senso l’accordo di cooperazione tra la Regione Campania ed Eni: la Giunta regionale ha, infatti, approvato oggi il protocollo condiviso dai due Enti per sviluppare azioni comuni nel campo delle fonti rinnovabili e delle attività produttive ispirate ai principi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
Di particolare rilievo la previsione di azioni comuni sul tema del trattamento dei reflui zootecnici, con la disponibilità espressa da Eni di un concreto impegno anche per investimenti volti alla realizzazione d’impianti per la produzione di biogas con utilizzo dei reflui provenienti dal comparto bufalino. Si tratta di un tema di particolare rilievo per garantire ad una filiera d’eccellenza dell’economia campana una sempre più elevata biosicurezza , con utilizzo delle più moderne tecnologie di settore. Nei prossimi giorni sarà formalizzata la sottoscrizione del Protocollo di collaborazione con concreto avvio delle attività previste di comune interesse.
Il biogas è una delle fonti alternative per la produzione di energia rinnovabile più utilizzate. Sostanze di origine organica, sia vegetale che animale, vengono fatte fermentare in assenza di ossigeno e a temperatura controllata ad opera di alcuni batteri: le biomasse così degradano attraverso il processo di digestione anaerobica, dando vita al biogas. Questo ha un alto potere calorifico e può essere usato per essere convertito in calore ed elettricità grazie a un cogeneratore. Il digestato invece, che è il residuo della fermentazione, può essere sfruttato per produrre fertilizzante naturale.
Il biogas è considerato non solo una risorsa rinnovabile che può contribuire all’indipendenza energica, ma anche un prodotto in grado di combattere l’inquinamento ed i cambiamenti climatici.