A Napoli la prima Comunità Energetica Solidale d’Italia: 40 famiglie fanno l’energia “in casa”
Set 02, 2022 - Francesco Pipitone
I pannelli fotovoltaici della prima Comunità energetica solidale d'Italia, a Napoli. Foto: Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania
A Napoli quaranta famiglie risparmieranno 300mila euro di elettricità nei prossimi 25 anni. È il primo piccolo passo di una possibile grande rivoluzione grazie alla Comunità di Napoli Est, la prima comunità energetica e solidale d’Italia che è nata nel quartiere di San Giovanni a Teduccio nella primavera del 2021.
A Napoli la prima Comunità Energetica Solidale d’Italia
Il progetto è stata realizzato grazie alla Fondazione Famiglia di Maria, con la collaborazione di Legambiente Campania e Fondazione con il Sud che ha partecipato con un finanziamento di 100mila euro. Ad essere coinvolte 40 famiglie con disagi sociali che usufruiranno dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell’edificio dove ha sede la Fondazione Famiglia di Maria. Una parte dell’elettricità prodotta viene utilizzata dalla Fondazione stessa che si occupa di bambini e giovani tolti dalla strada, un’altra parte invece dai nuclei familiari.
Il bando per le regioni meridionali
Sulla scia di questa esperienza entusiasmante, la Fondazione con il Sud ha formato un bando rivolto alle regioni meridionali con lo scopo di dare vita a nuove comunità energetiche solidali. È stato stanziato circa un milione e mezzo di euro, con la possibilità di concedere 150mila euro a fondo perduto per una decina di comunità.
Un’occasione da non perdere e non solo, da prendere come esempio in special modo considerato il momento attuale dove il costo dell’energia elettrica continua a salire a causa degli effetti (reali o speculativi) della guerra tra Russia e Ucraina. Una crisi dalla quale si può prendere lo spunto per fare un passo in avanti enorme, un po’ come seppe fare l’Olanda con la crisi petrolifera degli anni ’70, dalla quale il Paese ne uscì grazie alle biciclette. Gli effetti sono evidenti ancora oggi, soprattutto oggi: i cittadini olandesi non stanno certamente facendo i conti più di tanto con l’aumento del prezzo dei carburanti.