Approvata la manovra di Bilancio: dal Reddito alimentare alle pensioni, le misure principali
Dic 29, 2022 - Francesco Pipitone
Giorgia Meloni
Il Parlamento ha approvato la nuova manovra. La legge di Bilancio impegna circa 35 miliardi di euro, di cui i due terzi serviranno a contenere l’aumento dei costi energetici scaturiti dal conflitto tra Russia ed Ucraina. Diversi sono i provvedimenti, tra cui spicca il taglio consistente al Reddito di cittadinanza che tra sette mesi non esisterà più. Rilevante anche l’introduzione del Reddito alimentare.
Le misure principali approvate nella manovra di Bilancio
Non sono mancate le difficoltà nell’approvazione: dalla questione di fiducia che ha incassato in Senato 107 voti favorevoli, due in meno rispetto all’articolo 1, allo stralcio dell’emendamento che era stato votato per errore sul risanamento del debito degli enti locali: creava un disavanza di ben 450 milioni di euro ed è stato cancellato per mancanza di coperture. Un errore, in verità, piuttosto grave e macroscopico.
Reddito di cittadinanza
Il Reddito di cittadinanza viene di fatto cancellato: potrà essere percepito solo per i primi 7 mesi del 2023. Nel frattempo i percettori che rientrano nella categoria degli occupabili dovranno completare la scuola o seguire dei corsi di formazioni per l’ingresso nel mercato del lavoro. Eliminato il criterio dell’offerta congrua: al rifiuto della prima offerta di lavoro si perde il diritto al sussidio.
Reddito alimentare
Il Reddito alimentare è una misura pensata per le persone economicamente più fragili che potranno ricevere l’invenduto della grande distribuzione. Si tratta di un provvedimento sperimentale per cui sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 per il 2024.
Multe
Gli enti locali avranno la discrezionalità di cancellare le cartelle sotto i mille euro per le multe e i tributi locali non pagati. Gli interessi saranno cancellati in via automatica, ma la decisione di cancellare l’imposta in sé spetterà alle amministrazioni.
Extraprofitti
Le aziende che generano almeno il 75% dei loro profitti dalla vendita di energia, gas e altri prodotti petroliferi saranno chiamate a versare un contributo straordinario, visto l’aumento dei ricavi dopo la crisi scaturito dal conflitto in Ucraina.
Pensioni
Introdotta Quota 103: con 62 anni di età e 41 di contributi versati si potrà scegliere di andare in pensione anticipatamente, a patto però di non continuare a svolgere un altro lavoro.
Sanità
Le risorse del Fondo Sanitario Nazionale vengono aumentate di 200 milioni di euro, ma verranno ripartite soltanto tra le regioni “virtuose”. Stabilizzato il bonus psicologo fino a 1.500 euro.
Infrastrutture
La Metropolitana di Milano riceve 75 milioni nel quinquennio 2023-2027 per la realizzazione della linea M4, 75 milioni anche per la Linea 10 della Metropolitana di Napoli (collegamento con Afragola). Nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’autostrada tra Latina e Roma. Alla Metro di Roma destinati anche oltre 2 miliardi per la Linea C; fondi anche per la TAV Torino-Lione. Risorse anche per i collegamenti aerei da e per la Sicilia e la Sardegna in modo da arginare l’aumento del prezzo dei biglietti.
Casa e mutui
Il mutuo potrà essere rinegoziato passando dal tasso variabile a quello fisso, per i soggetti che hanno un Isee fino a 35mila euro e che hanno stipulato un mutuo non oltre i 200mila euro. Detrazione pari al 50% dell’Iva per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B.
Superbonus
Il Superbonus 110% viene prorogato al 31 dicembre (comunicazione di avvio dei lavori), ma il condominio deve aver deliberato entro il 18 novembre.
Famiglia
Il congedo parentale retribuito con l’80% dello stipendio viene esteso di un mese ed è utilizzabile entro il sesto anno di vita del figlio, da uno dei due genitori. Alle libere professioniste che – a causa della gravidanza, del parto, dell’interruzione di gravidanza o di ricovero per malattia del figlio minorenne – non abbiano potuto svolgere la propria attività e non abbiano potuto pagare le tasse, non saranno applicate sanzioni.
Violenza sulle donne
Il relativo Fondo viene finanziato con 4 milioni di euro nel 2023 e 6 milioni nel 2024, soldi destinati ai centri antiviolenza per assistere le donne che chiedono aiuto.